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Polenghi produrra' in Italia flaconi in bioplastica per succo di limone biologico

La società italiana Polenghi LAS ha messo a punto la prima bottiglia in acido polilattico (Ingeo di NatureWorks LCC) realizzata mediante estrusione-soffiaggio, che farà la sua comparsa il mese prossimo in alcuni punti vendita francesi della catena Carrefour per le fasi di test.

Eco Bottle, questo il nome del packaging, è un flacone squeeze da 125 ml, presentato quest'anno in alcune fiere di settore, tra cui BioFach e Cibus, dopo due anni di ricerca e sviluppo. L'imballaggio è stato inoltre selezionato come prodotto innovativo in occasione della prossima edizione del Sial 2010 di Parigi, in programma da 17 al 21 ottobre 2010.

In passato il PLA era già stato utilizzato per produrre bottiglie (in Italia da Fonti di Vinadio per l'acqua Sant'Anna), ma sempre mediante stampaggio ad iniezione di preforme, successivamente soffiate.

Nel progetto sviluppato da Polenghi, il compound a base di PLA (grado messo a punto nei laboratori della società) sostituisce le poliolefine con l'obiettivo di soffiare ogni anno dieci milioni di flaconi destinati a contenere succo di limone biologico. La produzione avviene nello stabilimento di San Rocco al Porto, in provincia di Lodi, dove la società ha in funzione 11 linee di produzione. Oltre alla bottiglia, anche l'etichetta è prodotta con biopolimeri Ingeo, biodegradabili e compostabili secondo la norma EN 13432. Resta ancora fuori il tappo, per il quale la società sta però studiando una soluzione sostenibile.

Polenghi LAS stima di ridurre in questo modo il consumo di materie prime fossili (equivalenti a 1000 barili l'anno di petrolio) e le emissioni di CO2 (126 tonnellate annue). Resta da capire come la confezione possa integrarsi nel circuito della raccolta differenziata seguendo il canale del compostaggio industriale e non degli imballaggi in plastica, che vengono invece riciclati meccanicamente in impianti generalmente non equipaggiati per separare i biopolimeri.

Il nuovo contenitore rientra in un più ampio progetto di sostenibilità ambientale che ha visto anche l'installazione sul tetto dello stabilimento lodigiano pannelli fotovoltaici in grado di produrre 60mila kWh annui di energia rinnovabile.
Data di pubblicazione: