
I Frutti del Sole da 24 anni si occupa di agricoltura biologica perseguendo un modello virtuoso e solidale, naturalmente sano. L'azienda in questi anni è riuscita a creare, dalla punta estrema dell'isola siciliana, una filiera del gusto che immette nei mercati d'Italia e d'Europa 100 referenze di fresco made in Sicily.
Le condizioni climatiche della Sicilia hanno permesso all'azienda di specializzarsi nella produzione di ortaggi, agrumi, frutta in coltura protetta per un'estensione totale di 600 ettari. Negli anni, anche il magazzino si è ingrandito: 4000 mq di superficie, 3 linee di lavorazione di ortaggi e frutta e una dotazione di celle frigo per 4000 metri cubi. Ogni giorno il raccolto dei soci agricoltori viene trasportato con camion opportunamente refrigerati per garantire la catena del fresco.

Filippo Licari
"Grazie anche alla logistica - dice Lipari - riusciamo a consegnare frutta e ortaggi entro 48 ore". Per gestire meglio i collegamenti con la Sicilia orientale, I Frutti del Sole ha aperto anche una sede secondaria a Ispica, in provincia di Ragusa.

"Noi coltiviamo la diversità – continua Licari - e siamo riusciti a far rete associando agricoltori biologici di tutta la Sicilia che conferiscono ogni giorno presso il nostro magazzino. Combattiamo sul prezzo, troviamo un accordo, prepariamo le pedane e consegniamo. Quando abbiamo cominciato la nostra avventura, eravamo in quattro dentro un piccolo magazzino, eravamo tra i primi in Sicilia a credere nelle potenzialità di un'agricoltura diversa. Adesso nella nostra azienda lavorano 40 dipendenti distribuiti su 2 siti di produzione (Sinubio e Kiarìa) condotti direttamente dalla cooperativa Agricoop".
"Le nostre produzioni vengono trasformate in conserve vegetali, olio, vino, marmellate, succhi, pasta: abbiamo in catalogo una varietà di referenze certificate e ottenute con il metodo di coltivazione biologica. Marmellate gourmet di frutta fresca bio in vasetti da 130 gr di frutta senza addensanti o semilavorati, con solo zucchero di canna".
"Produciamo anche frutta tropicale bio, il calendario della raccolta inizia a settembre con il mango e poi prosegue con anona, la guava, avocado e passion fruit. Produrre frutta tropicale in Sicilia permette di garantire ai consumatori europei un prodotto "fresco", perché viene spedito nella stessa giornata del raccolto e raggiunge tutte le destinazioni entro poche ore. Si tratta di quantità importanti, specialmente per l'avocado che rappresenta il prodotto principe per quantità e distribuzione".

Guava
"6 milioni di fatturato complessivo. Gli agrumi sono la categoria di ortofrutta con maggiori volumi e fatturato".
"Per i limoni registriamo prezzi e domanda elevati, per le arance al contrario prezzi bassi e poca richiesta, soprattutto per le bionde, mentre quest'anno c'è poca produzione di arance bio".
"Albicocche, pere e nettarine hanno sofferto la mancanza del freddo invernale e hanno prodotto poco. Il prezzo delle pesche e stato sostenuto".
"In Italia i nostri prodotti sono presenti in tutte le regioni, con 500 clienti attivi che riforniamo settimanalmente. Il 30% del fatturato viene dall'export, nell'ordine: Francia, Belgio, Pesi Bassi, Gran Bretagna, Danimarca, Germania. Poca grande distribuzione, parecchio va al settore dello specializzato e all'e-commerce. Non abbiamo agenti, perché sarebbero un costo aggiuntivo del 15% sul nostro prodotto e noi preferiamo far risparmiare gli acquirenti. Per i nostri clienti, infine, nessun obbligo di preferenza; se salta un pagamento non inviamo certo la cartella esattoriale. C'è crisi, la viviamo anche noi e quando c'è la buona fede si trova sempre un accordo".
Il clima e le sfide del commercio
"Un inverno senza freddo ha creato problemi alle drupacee; alcune colture invernali sono andate bene, mentre ad essere compromesso è stato il cavolfiore".
"Per noi la sfida maggiore consiste nell'essere sempre più efficienti nella produzione. Stiamo sviluppando le nostre aziende con una spiccata sensibilità ai principi dell'ecologia e della biodiversità e stiamo impiantando siti produttivi ovunque. E poi facciamo tutto da soli, non utilizziamo fondi pubblici, perché non abbiamo tempo da perdere con la burocrazia e di questo ce ne vantiamo".
Contatti:
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