
La Grecia ha ottenuto una delle più alte percentuali in Europa di certificazione delle colture. Ciò si combina con una produzione di agrumi che è essenzialmente senza residui, fattore che è motivo di ottimismo per le vendite. La campagna 2009/10 vede un ritorno alla normalità in termini di volumi, dopo un'annata di sovrapproduzione in tutta Europa.
Chiaramente, gli effetti deflattivi della crisi finanziaria si sentono ancora fortemente, con continue pressioni sui prezzi. Tuttavia, questa situazione è ormai conosciuta e i produttori greci sono riusciti ad adattarsi senza compromettere la qualità dei prodotti, i servizi o l'affidabilità. In realtà, è riaffermando il proprio impegno per la "qualità totale", che la stessa azienda Gefra è riuscita a respingere gli effetti peggiori della crisi finanziaria.
"Naturalmente - spiegano i responsabili di Gefra - i nostri clienti devono competere in un contesto di crisi economica mondiale, ma c'è un limite sotto il quale non sono disposti ad andare, per timore di creare danni irreparabili secondo la loro "percezione del consumatore". Per questo la qualità rimane un elemento imprescindibile!".
"Un importante impatto della crisi è stata la drammatica svalutazione delle valute nei paesi CEE la scorsa primavera. Daallora i mercati sembrano aver raggiunto nuovi equilibri che cipermettono di pianificare ancora una voltale vendite in un'area vitale e tradizionale per gli agrumi greci", conclude Gefra.
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