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Ovvia considerazione, ma da non dimenticare mai

Raccogliere presto per guadagnare di piu' porta alla rovina dell'ortofrutta

Raccogliere al momento giusto di maturazione è fondamentale, in frutticoltura. E' talmente scontato, che sorprende doverlo ribadire. Purtroppo spesso accade di non vedere rispettate le epoche di raccolta. La corsa contro il tempo, per racimolare qualche decina di centesimo di euro in più al chilo, porta a fare danni che poi si ripercuotono negativamente sulle vendite successive.

Lo afferma un importante operatore del settore, al quale abbiamo chiesto un commento su un articolo di qualche giorno fa (cfr. FreshPlaza del 19/07/2019). "Non è una novità assistere a raccolte anticipate - dice l'operatore - perché la primizia in genere invita all'acquisto. Ma può diventare un boomerang se la frutta messa sullo scaffale non è di buon sapore. Tutti siamo chiamati a scelte responsabili, dall'agricoltore al direttore, dal commerciante alla Gdo, affinché quello che viene proposto al consumatore non deluda le aspettative. Nulla è più deleterio di un frutto cattivo, acerbo e che lascia nel consumatore un brutto ricordo. Le conseguenze sono che la volta successiva non effettuerà più l'acquisto e si orienterà su qualcosa di più affidabile".

Rimanendo in ambito pera, l'operatore sottolinea che le previsioni più catastrofiste (cfr. FreshPlaza del 15/05/2019) per fortuna non si sono avverate. Come recentemente divulgato (cfr. FreshPlaza del 22/07/2019), il calo produttivo previsto è attorno al 30%. Il che rappresenta comunque una cifra molto preoccupante, pur ridimensionata rispetto al 50% o addirittura al 90% che, frettolosamente, si era detto in un primo momento.

Queste ultime cifre presentate dall'OI sono previsioni basate su verifiche in campo, mediante metodi statistici affidabili. E' inutile e controproducente per il settore fare previsioni nell'immediato, senza avere un quadro completo di una realtà così variegata come quella del comparto nazionale delle pere.