Dopo la Denominazione comunale di origine-De.Co del 2012, è arrivato il tanto agognato riconoscimento a livello comunitario dell'IGP (Indicazione di origine protetta) per l'asparago bianco di Cantello. Come di prassi, il regolamento entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione in GUUE.

Le cultivar utilizzate per la produzione dell'Asparago di Cantello sono il "Precoce di Argenteuil" e derivati ibridi. I suoi turioni (interi, freschi di aspetto, privi di malformazioni e di ammaccature) devono essere interamente bianchi, oppure con la punta leggermente rosata.
La coltivazione dell'Asparago di Cantello IGP deve essere effettuata nel comune di Cantello, in provincia di Varese. L'ortaggio, che non deve superare un'altezza di 22 centimetri, deve essere classificato in base al diametro del turione (zona centrale) in due classi di qualità: extra (diametro tra 21 e 25 mm) e prima (diametro tra 13 e 20 mm).
Gli asparagi presentano un odore intenso ma delicato nel complesso, privo di note anomale, e un sapore dolce intenso, con un lieve retrogusto amaro. Devono essere confezionati in mazzi del peso compreso tra 0,5 e 5 kg o sfusi in cassette. In materia di etichettatura del prodotto, è consentito in abbinamento all'IGP, l'utilizzo di indicazioni e/o simboli grafici che facciano riferimento a nomi, ragioni sociali, marchi collettivi o marchi d'azienda individuali.

Nella designazione deve obbligatoriamente figurare il logo (foto sopra), ovvero il simbolo distintivo della IGP Asparago di Cantello, formato da due asparagi bianchi, dalle punte e sfumature violette, disposti a V, con l'asparago di sinistra sovrapposto all'altro. Sopra il punto di sovrapposizione, la scritta in bianco "Asparago di Cantello IGP" su fascia rossa. Dietro i due asparagi, delimitata da un tratto di circonferenza, è disegnata la chiesa della Madonna in campagna di Cantello, che ha per sfondo un panorama montano, con cielo azzurro e sole. Il bordo della circonferenza è costituito da un arcobaleno.