"L'approccio "iberico" di AOP Armonia al mercato delle clementine"
La commercializzazione delle clementine riveste sicuramente una ruolo centrale per AOP Armonia, la quale ha applicato una impostazione "iberica" alle produzioni, non limitandole alla sola Piana di Sibari (Calabria), certamente tra le zone più vocate d'Italia (specie per ciò che riguarda le produzioni caratterizzate da una certa precocità), ma estendendole anche ad altre zone, nel rispetto del principio della vocazionalità. Dalla Calabria, alla Basilicata e Puglia per finire in Campania, dove si stanno sperimentando delle coltivazioni di varietà di clementine più tardive. "A questo proposito, a quanto ne so - sottolinea il direttore commerciale - siamo gli unici a commercializzare da quest'anno le due IGP italiane (Clementine di Calabria e Clementine del Golfo di Taranto)."
In Spagna, paese preso a modello da AOP Armonia, sebbene le maggiori strutture di commercializzazione siano situate nelle provincie di Castellon e Valencia, le produzioni sono oggi dislocate su un areale molto grande, che comprende ben 4 regioni (Andalusia, Murcia, Comunidad Valenciana e Catalogna), dove, appunto a seconda della vocazionalità, vengono coltivate varietà differenti. Come spiega Marco Eleuteri: "La differenziazione territoriale e varietale ha permesso agli operatori spagnoli di offrire un calendario di raccolta e commercializzazione molto lungo che inizia a fine settembre e finisce ad aprile, e costituisce oggi il loro maggior vantaggio competitivo."
In relazione alle collaborazioni internazionali, AOP Armonia ha ricevuto da poco la visita del responsabile delle produzioni dell'azienda spagnola Bollo (vedi anche notizia FreshPlaza del 21/10/2013), che ha potuto visionare gli impianti di clementine della varietà Spinoso.
Raggiungeremo mai la Spagna?
"Me lo auguro - conclude l'agronomo Francesco Perri, che collabora con AOP Armonia - Mi auguro che aumenti la consapevolezza da parte degli imprenditori, che si cresca anche a livello di formazione tecnica e che vengano fuori con il tempo tecnici illuminati, capaci di guidare e gestire questo rinnovamento. L'innovazione deve essere gestita, guidata, coordinata da tecnici molto qualificati e che hanno esperienza; richiede preparazione, competenza. Ogni varietà ha bisogno di uno specifico know how. Il punto di forza deve perciò essere la stretta collaborazione tra agronomi specializzati e produttori-imprenditori."
L'aspetto fondamentale rimane sempre la competenza: l'agrumicoltura di qualità può derivare solo da aziende qualificate che credono nel rinnovamento e che devono essere guidate da agronomi preparati, con competenze adatte alle diverse varietà.
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