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America del Sud: ondata di freddo polare danneggia frutta e agrumi

Roma - Grandi aree del Sudamerica sono state strette nei giorni scorsi da una severa ondata di gelo. Per le persone è stato divertente rivedere la neve dopo 89 anni, ma d'altra parte ci sono state anche conseguenze negative. La produzione di frutta e agrumi ne ha risentito molto e parte del prodotto è andato perduto.

Le stime sui danni diventeranno più chiare nei prossimi giorni. Le forti nevicate hanno creato anche problemi logistici. Per ora si teme che il gelo avrà conseguenze sia sui quantitativi sia sulla qualità dei prodotti. Un produttore argentino ha tenuto a sottolineare che, comunque, anche se la raccolta si fermerà per una settimana, si riprenderà in quella successiva: "Il freddo ha colpito specialmente le zone settentrionali del paese. Tra gli agrumi, certamente la varietà di mandarino Ellendale è la più sensibile al gelo e forse qui c'è da aspettarsi una perdita completa del raccolto."

Oltre all'Argentina, anche l'Uruguay è stato colpito dall'ondata di gelo. In alcune zone i danni sono ancora da calcolare, altri invece sono stati più fortunati: nella zona del Rio Negro, per esempio, le temperature sono scese a -16 gradi, ma per fortuna la raccolta della frutta era già stata completata. Anche gli agrumi della regione di Tucumàn, secondo alcuni osservatori del luogo, non dovrebbero aver riportato grossi danni. Secondo un portavoce dell'esportatore di agrumi San Miguel, i flussi di prodotto verso l'Europa non dovrebbero diminuire.