Il confezionamento dei prodotti freschi è cambiato dopo la pandemia, secondo Marcin Śpiewok, amministratore delegato del produttore polacco di imballaggi Silbo.
"Il mercato si sta allontanando dalla plastica monouso. Oggi nel nostro settore, come Silbo, siamo in grado di sostituire qualsiasi imballaggio in plastica con confezioni che ne sono prive. La pandemia ha cambiato il mondo. È una tendenza globale che ha aggiunto valore ai prodotti confezionati, poiché i consumatori prestano maggiore attenzione all'igiene degli imballaggi".
"Tuttavia, questo non significa che il valore ecologico degli imballaggi abbia smesso di essere importante. Al contrario, si tratta di una tendenza parallela che sta crescendo e che nulla può fermare. La consapevolezza dei consumatori sta aumentando sotto molti aspetti. Pertanto, i produttori devono fornire imballaggi equi, ottimali, con barriere adeguate alle proprietà del prodotto e che allo stesso tempo tengano conto dei principi dell'eco-design".
Le attrezzature di Silbo sono in grado di generare energia autonomamente e l'azienda risparmia sui materiali e sull'energia fin dalla sua fondazione. "La nostra filosofia è stata quella di ridurre il consumo di energia e di minimizzare l'uso di materie prime fin dall'inizio. Ora, in tempi di aumento dei costi, traiamo particolare vantaggio da questo approccio. Da anni risparmiamo, non a causa della crisi economica, ma per proteggere le risorse ambientali".
"Il nostro impianto di produzione e il parco macchine sono stati progettati quasi dodici anni fa per garantire il massimo grado di ottimizzazione energetica, e persino l'autosufficienza per alcuni aspetti. Continuiamo a modernizzare la nostra fabbrica in questo senso. Le nostre macchine non solo consumano energia, ma possono anche generarla da sole. L'illuminazione e il riscaldamento del capannone sono sistemi moderni ad alto risparmio energetico. Per motivi ambientali, le nostre confezioni sono progettate in modo da ridurre al minimo il consumo di materie prime. Oggi i nostri clienti apprezzano la nostra linea di confezionamento Minisil, in cui limitiamo le materie prime essenziali al minimo indispensabile".
Mentre il coronavirus teneva il mondo in pugno, Silbo decise di concentrarsi sull'implementazione di nuovi sistemi informatici. Spiega Śpiewok: "La pandemia è stata per noi un momento per concentrarci sugli sviluppi informatici all'interno dell'azienda e quest'anno presenteremo gli effetti di queste attività. Il nostro obiettivo è fornire ai clienti il maggior numero possibile di informazioni che migliorino i processi di acquisto e il servizio. Per ridurre al minimo l'uso di cartoni per l'imballaggio dei nostri prodotti, abbiamo investito in un pallettizzatore automatico di carta. In questo modo abbiamo fatto a meno della comune pellicola estensibile".
"Abbiamo in programma l'apertura di altri dipartimenti commerciali nei Paesi europei, oltre a quello che abbiamo in Francia. Ci stiamo preparando ad aumentare la quota di mercato degli imballaggi flessibili in carta. Ci aspettiamo che, dopo la Francia, altre nazioni europee introducano un divieto sugli imballaggi in plastica, passando a confezioni da fonti rinnovabili", conclude Śpiewok.
Silbo espone a Fruit Logistica: Hall 21, Stand F-24.
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