Su un progetto di rilancio della pera dell'Emilia-Romagna attraverso la valorizzazione dell'Indicazione geografica protetta (Igp) se ne era già parlato con il presidente della Regione Stefano Bonaccini, in un incontro dell'8 luglio 2020. L'allora disponibilità a portare avanti il progetto, qualora si fosse raggiunto un accordo tra i player della pericoltura emiliano-romagnola, è stata confermata anche il 28 novembre scorso, durante il convegno online "Un anno da Futurpera: problematiche e prospettive".
C'è, infatti, la convergenza di due grandi realtà regionali (e nazionali) del comparto, Opera e Origine Group, e dell'assessorato all'Agricoltura della Regione nella persona dell'assessore Alessio Mammi, oltre che, naturalmente, dello stesso Consorzio di Tutela e Valorizzazione, per il quale si apre la prospettiva di assumere un ruolo che lo lancia su una nuova dimensione.
In alto: a sinistra Paolo Bruni (presidente di CSO Italy), a destra l'assessore Alessio Mammi. In basso: a sinistra Adriano Aldrovandi (presidente di Opera e del Consorzio di Tutela della pera dell'Emilia-Romagna Igp), a destra Alessandro Zampagna (direttore di Origine Group).
"E' un risultato straordinario e non vanifica gli sforzi che si stanno portando avanti - ha dichiarato il presidente di CSO Italy Paolo Bruni - C'è una riscoperta disponibilità a collaborare per progredire".
"Non è più il momento delle divisioni - ha affermato l'assessore Mammi - ma è quello di unire le forze, dopo due anni di enormi difficoltà per il comparto, perché l'Emilia-Romagna può e deve uscire dall'emergenza. Qui, oggi (si legga 28 novembre 2020, ndr) è stata espressa chiaramente la volontà di lavorare insieme attorno alla valorizzazione dell'Igp Pera e la Regione c'è, farà sicuramente la sua parte. Aspettiamo che il progetto sia messo a punto e ci venga inviato. Dobbiamo farcela, perché questo è un tassello non secondario di una precisa volontà di avere un sistema ortofrutticolo Italia forte, nei prossimi anni, come elemento imprescindibile dell'agroalimentare italiano ed europeo".
Il Consorzio dell'Igp si è impegnato, attraverso le parole del suo presidente Adriano Aldrovandi, a convocare a breve l'assemblea dei soci per formalizzare "la disponibilità del nostro contenitore al progetto di rilancio della pericoltura nella nostra Regione". Aldrovandi è anche presidente di Opera, che aggrega il 25% della produzione nazionale di pere e il 33% di quella regionale, e in tale veste ha dichiarato senza indugi: "Opera è disponibile e fiera di partecipare a un progetto di rilancio della pera in Emilia-Romagna".
Gli ha fatto eco il direttore di Origine Group, Alessandro Zampagna: "Certamente l'Igp può essere una risorsa, lo strumento per incontrarci e fare dei progetti insieme. La nostra disponibilità è totale, ma dobbiamo avere la consapevolezza che l'obiettivo è importante e per questo dovremo essere d'accordo sulle modalità, su quello che vogliamo concretamente fare, a livello di marketing, procedure burocratiche, strutture tecniche, per essere vincenti".