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Primi trend al 22 aprile 2020

Previsioni sul raccolto europeo di albicocche

Europech ha presentato un'anteprima sulle previsioni europee per la stagione 2020 delle albicocche. Quest'anno le condizioni climatiche sono state particolarmente complicate e hanno influenzato il potenziale di produzione in tutti i Paesi. La mancanza di un clima invernale freddo per i bacini del sud e le gelate, che a fine marzo e inizio aprile hanno colpito alcuni areali, in taluni casi hanno avuto anche gravi ripercussioni.

Grecia
La produzione di albicocche greche nel 2020 sarà la stessa dell'anno scorso. Alcuni danni da gelo nel nord della Grecia e principalmente in Macedonia sarà compensata dall'aumento di resa a seguito all'entrata in produzione di nuovi frutteti. La Grecia meridionale (Peloponneso) non ha subito alcun danno. L'inizio della raccolta è prevista in leggero ritardo rispetto al 2019.

Spagna
Nella regione di Murcia, la principale area di coltivazione delle albicocche in Spagna, si prevede un calo della produzione per il secondo anno consecutivo, a causa di scarse fioritura e allegagione. Questi problemi di produzione sono la conseguenza delle alte temperature nel mese di febbraio, con punte che hanno superato i 20 °C (in alcune zone fino a 27 °C). Le varietà precoci mostrano un anticipo di maturazione di circa 10 giorni rispetto all'anno scorso.

In altre regioni di produzione, come l'Aragona, si prevede una diminuzione complessiva di albicocche, a seguito delle gelate che hanno colpito principalmente le varietà precoci.

Nella regione di Castiglia-La Mancia si prevede un raccolto inferiore al normale ma superiore rispetto all'anno scorso, che era stato caratterizzato da forti gelate. In questo areale, le albicocche hanno subito danni causati dalla grandine di fine marzo-inizio aprile, che ne ostacoleranno la commercializzazione.

In Catalogna, negli ultimi 5 anni, le superfici sono aumentate costantemente fino a raggiungere 1.859 ettari. Le gelate di fine marzo (26 e 27) hanno causato il congelamento e la cascola dei frutti formati e il mancato sviluppo degli altri. L'impatto è molto eterogeneo a seconda dei comuni della provincia di Lleida. Quelli più colpiti sono i più vicini ai fiumi e alle secche.

Le previsioni sono in fase di sviluppo e, anche se i numeri non sono confermati, la prima valutazione prevede una raccolta inferiore rispetto all'anno scorso.

Italia
L'anno scorso la produzione di albicocche in Italia è stata significativa, ma al contempo è stata colpita in termini di qualità dalla grandine, che ha influenzato la campagna nella fase iniziale. La produzione di albicocche prevista per il 2020 è stata fortemente influenzata da vari fattori, tra cui episodi di gelate verificatesi a fine marzo e inizio aprile (cfr. FreshPlaza del 3 aprile 2020). Le regioni del nord Italia sono state particolarmente colpite, ma quelle centro-meridionali lungo l'arco adriatico.

Anche prima delle gelate, era stata segnalata una fioritura inferiore al solito. In molti bacini di produzione era chiaro che la fioritura non fosse importante come nel 2019, a causa dell'alternanza. Inoltre, in alcuni areali l'inverno mite non ha garantito le necessarie ore di freddo. Nel mese di febbraio e primi di marzo il clima è stato caratterizzato da una lunga fase di bel tempo e le temperature superiori alla norma hanno portato a un anticipo della fioritura.

Dopo anni di crescita delle superfici, si ritorna a una situazione di relativo equilibrio tra estirpazioni e nuovi frutteti. Per il 2020, l'areale di produzione in Italia è stimato in 21.000 ettari, stabile rispetto al 2019. Naturalmente l'evoluzione delle superfici varia da regione a regione, ma con scostamenti limitati rispetto al 2019. Da qui la stabilità complessiva.

Francia
La campagna 2020 delle albicocche in Francia è caratterizzata dagli effetti climatici: prima di tutto, l'inverno eccezionalmente mite con temperature massime superiori a 20 °C (addirittura 25 °C) a dicembre 2019, diminuite successivamente a inizio del nuovo anno.

In molte zone di produzione, in particolare in quelle più meridionali come Crau, Costière o Roussillon, il fabbisogno di freddo di molte varietà non è stato soddisfatto. Perciò la dormienza degli alberi è risultata insufficiente, con conseguente fioritura irregolare, molto lunga, spesso con gemme malformate o necrotiche. Poi, a fine marzo, alcune zone del nord del Gard, ma soprattutto Vaucluse, Drome, Baronnies, Isère e Ardèche hanno subito diversi episodi di gelo.

I frutteti che potevano essere protetti da candele o ventoloni sono stati parzialmente salvati, ma per il resto il danno è stato importante o addirittura molto grave.

I dati sono in fase di elaborazione nelle aziende agricole e nelle OP, ma si prevede che la resa sia già ben al di sotto del potenziale produttivo dei frutteti. Se la stagione era cominciata con una fioritura anticipata, il maltempo ha spostato il calendario a date più normali, con inizio della raccolta intorno al 15-20 maggio nelle zone più precoci.