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Simon Tattersall - Afrupro

Nell'avocado si fa strada la cultivar Maluma

Simon Tattersall, amministratore delegato della sudafricana Afrupro, dice che, se potesse, direbbe ai suoi coltivatori di coltivare solo avocado di pezzature 16 e 18, in quanto rappresentano il 50% della domanda dei loro clienti europei, ma purtroppo la frutta non si può fabbricare.

Quello che un coltivatore può fare per avere una pezzatura costante e commercialmente valida, è scegliere la cultivar Maluma, ha concluso Simon, dopo aver valutato, negli ultimi anni, la distribuzione delle pezzature e i rendimenti di questa varietà, rispetto alle cultivar a buccia scura.

La buccia tipicamente ruvida e il nocciolo piccolo del Maluma

Il loro maggiore cliente europeo, negli ultimi due anni, ha iniziato a distinguere tra il Maluma e l'Hass, e ora insiste per ricevere il primo. I numeri per ciascun commerciante sono diversi, osserva Simon, "Io sono un buon fornitore di avocado Maluma, ma non altrettanto di Hass". In un recente simposio dedicato a questa cultivar, egli ha presentato i dati di Afrupro spiegando perché, secondo loro, il Maluma risulta commercialmente più efficiente.

Attualmente, il commercio dell’avocado a buccia scura, un mix di Maluma e Hass, va molto bene sia a livello locale che oltremare (Europa e Medio Oriente). L'esportazione degli avocado a buccia verde per la vendita al dettaglio continua a dare buoni profitti, ma ciò è dovuto a un rand sudafricano indebolito (20 rand sono all'incirca 1 euro). Simon osserva che, sebbene il mercato dell'export rimanga stabile, è in via di peggioramento, mentre sul mercato interno il commercio degli avocado a buccia verde è congestionato.

Il commercio all'ingrosso è dove si vivono davvero le conseguenze della pandemia da Coronavirus, sia a livello locale che oltremare. "I mercati all'ingrosso sono come le città fantasma, ora: con tutti i ristoranti che hanno dovuto chiudere, gli effetti sulla domanda all'ingrosso sono stati devastanti. Non spediresti mai i tuoi frutti lì, al momento".

La confezione con il nuovo marchio Afrupro (foto fornite da Afrupro)

Ritorni maggiori con il Maluma
La scorsa stagione, sono stati esportati oltre 540mila cartoni da 4 kg di Maluma, e le previsioni sulle esportazioni sono di poco meno di 900mila cartoni, in tre anni.

"L'aspetto più importante, per me come commerciante, e forse secondario rispetto a un agricoltore, è il rendimento economico derivante dalla mia base di consumatori. Devi definire quale parte del tuo raccolto genera un maggiore reddito". Alla Afrupro hanno le idee chiare e, l'anno scorso, il 37% dei loro avocado di grado 1 è sceso alle pezzature 16 e 18, integrato da un ulteriore 14% nella pezzatura 14. Altre cultivar a buccia scura hanno prodotto il 31% di taglie 16 e 18, raggiungendo un picco nelle pezzature più piccole.

"L'anno scorso, sul 67%, dell’output di prodotto di classe 1, il 95% è rientrato nella gamma più richiesta dai retailer", afferma, sottolineando che per le altre cultivar a buccia scura che commercializzano, la percentuale è stata dell'81%. "C'è una grande differenza nel prezzo che ottieni coltivando l'avocado Maluma".

Un'altra questione affrontata da Simon durante il simposio è stato il presupposto iniziale che il Maluma sia una cultivar precoce; ma, avverte l'esperto, un commerciante non dovrebbe lasciarsi ingannare dalla maturazione precoce.

Simon ha presentato i loro risultati, dimostrando che, più avanti nella stagione, dalla settimana 21 alla 32 dell'anno scorso, il Maluma ha registrato un prezzo/kg di ritorno superiore alla media stagionale (19,07 rand - 0,97 euro), con un picco nella settimana 26 (30,39 rand - 1,5 euro).

(La media triennale BOF del Maluma registrata presso Afrupro è stata di 17,79 rand o 0,9 euro al chilo).

"Molti commercianti concorderanno, ma era il 2019, tutto andava bene. Allora guardiamo al 2017". La media del 2017 è stata di 24,42 rand (1,2 euro), superata dal Maluma nelle settimane di media stagione, dalla 23 alla 33. Nella settimana 23 ha ottenuto il prezzo più alto di 37,85 rand (1,9 euro).

"I profitti maggiori si basano esclusivamente sui volumi, a causa della genetica della cultivar e della fisiologia dell'albero", dice Simon.

Lunga durata commerciale del frutto maturo
"La cosa più critica è che devi cambiare il tuo approccio se sei un confezionatore, un commerciante o un maturatore - non puoi trattare il Maluma come tratteresti altre cultivar. Non puoi applicare un protocollo Hass al Maluma e aspettarti di avere successo. Se applichi i protocolli giusti, otterrai dei risultati eccezionali", afferma.

A maggio dell'anno scorso, si verificarono ritardi significativi, di una settimana e oltre, per alcune spedizioni,con l'aggravante di impostazioni sbagliate della temperatura, il che faceva presagire pessimi arrivi del prodotto a destinazione. E invece, con grande sollievo, i frutti sono arrivati in condizioni considerate soddisfacenti dai clienti europei.

"I rivenditori lo adorano: se si seguono i protocolli alla lettera, la data di scadenza del Maluma pronto per il consumo può superare i 35 giorni, senza deterioramento di polpa o buccia, che invece comincia a circa 40 giorni dalla data di termine indicato per la vendita, a temperature comprese tra 4 e 6 °C. Sembra una sciocchezza ma, a lungo termine, tale caratteristica è molto importante".

Per maggiori informazione:
Simon Tattersall
Afrupro
Tel: +27 81 477 8444
Email: simon@afrupro.co.za
http://www.afrupro.co.za

Data di pubblicazione: