Non siamo molto bravi a vendere. Questa la conclusione a cui è giunto un agricoltore della provincia di Ravenna il quale, un paio di giorni fa, ha scattato le seguenti foto in un supermercato locale.
Kiwi italiano marcato Zespri a 5,19 euro/kg
"Deve far riflettere la nostra incapacità di gestire e valorizzare il prodotto", commenta il produttore di kiwi, in linea con quanto affermato poche settimane fa da un importante esponente del settore (cfr. Freshplaza del 8/01/2019). "Il kiwi italiano che passa dai canali commerciali della compagnia Zespri diventa prezioso e viene venduto a 5,19 euro/kg. Davvero faccio loro i complimenti, perché sono bravi nel garantire valore. Altro kiwi italiano non a marchio, pur se di alta qualità, quando è venduto in maniera anonima e disorganizzata non supera i 2,39 euro/kg".
Kiwi italiano indifferenziato venduto a 2,39 euro/kg
Ovviamente il produttore, che se ne intende parecchio, ha paragonato due prodotti del tutto simili come pezzatura e qualità. "Al di là del fatto che il supermercato ha erroneamente scritto origine Nuova Zelanda per la merce più costosa (il che non è vero, visto che la cassa Zespri indicava provenienza Italia), mi domando perché vi siano tali differenze".
La confezione riporta correttamente la provenienza Italia
L'agricoltore lamenta la disorganizzazione italiana. "Ovviamente vorrei che i supermercati pagassero i kiwi di analoga qualità allo stesso modo; se ciò non accade, tuttavia, la colpa è nostra, non di Zespri né della Gdo. A monte c'è un'incapacità totale di fare squadra, in un contesto dove ognuno tende semmai a fare la guerra al suo vicino".