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Meno albicocche precoci anche in Romagna, ma produzione normale sul medio e tardivo

Dopo le notizie sulla drastica riduzione prevista per la raccolta delle albicocche precoci al Sud Italia (cfr. FreshPlaza del 06/04/2016), anche in Romagna lo scenario appare analogo: sul precoce ci sarà un calo produttivo, mentre sul medio e medio tardivo la produzione non dovrebbe discostarsi molto da un'annata normale.

Alcuni operatori parlano ancora a livello di sensazioni, senza sbilanciarsi troppo, ma la prospettiva è questa: ci saranno in ogni caso più albicocche per pianta rispetto al 2015 (annata disastrosa) e, in termini assoluti, ce ne saranno di più perché sono entrati in produzione nuovi impianti.


Effetto della Monilia su fiori di albicocco.

Massimiliano Benvenuti, di Albisole, è un interlocutore di prim'ordine su questo argomento, dato che l'azienda conta 240 ettari di albicocco. "Sul precoce notiamo mancanze non indifferenti – spiega il tecnico – dovute a problemi di allegagione causati dalla pioggia. E' stata una primavera anomala. In genere la fioritura dura 15-20 giorni, mentre quest'anno si è protratta per ben 40! Le varietà più penalizzate sono quelle la cui maturazione va, normalmente, da metà maggio ai primi di giugno". Albisole ha sede a Roncofreddo (Forlì-Cesena) e i poderi sono principalmente in due località: a Carpinello di Forlì e in zona Roncofreddo. La commercializzazione del prodotto avviene in proprio.

Spostandoci verso Faenza, chiediamo il parere di Fabrizio Casadio, agricoltore specializzato in albicocco (14 ettari) e susino (35 ettari). "Sulla cultivar Bora manca il 100 per cento del prodotto – esordisce Casadio – mentre su Pinkcot il calo è attorno al 70 per cento. Per Luna stimo una diminuzione del 40% e per Pricia attorno al 40%. Naturalmente si tratta della mia azienda, non so quali siano le condizioni di altri. Poi le cose vanno meglio per le varietà tardive, con produzioni che stimo attorno alla normalità".


Fiori seccati dalla Monilia, varietà Tomcot

Casadio, socio Agrintesa, ha le idee chiare circa le cause della mancata allegagione di certe varietà. "E' mancata l'impollinazione da parte dei pronubi. Le api, con la pioggia e le basse temperature, non hanno fatto voli. Non trascuriamo poi i marciumi causati dalla Monilia. Non sempre i trattamenti sono stati efficaci al cento per cento".

Mirco Zanotti, presidente di Apofruit, non si sbilancia, se non per il biologico. "A causa della Monilia le produzioni di albicocche biologiche sono certamente in calo. Per il resto, è ancora prematuro fare previsioni. Fra 10-15 giorni avremo le idee più chiare".