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Il ruolo della selezione varietale nel mercato agrumicolo israeliano

In Europa il mercato delle clementine appare in crescita; ma c'è un altro motivo per cui i coltivatori israeliani si stanno sempre più concentrando sulle varietà di agrumi facili da sbucciare: si coltivano molto bene. Soprattutto di fronte alla crescente concorrenza sulle arance da parte dei produttori spagnoli e marocchini, avvantaggiati dai bassi costi di produzione, i coltivatori israeliani stanno puntando su clementine e mandarini come loro agrumi di punta.

"Qui in Israele i coltivatori di agrumi hanno un problema con le arance: altrove sono più facili da coltivare, come ad esempio in Egitto, Marocco e in Spagna", ha dichiarato il dottor Nir Carmi dell'Istituto Volcani. "Non abbiamo manodopera a basso costo o acqua da usare liberamente; quindi sulle arance non possiamo competere in termini di prezzo, e di conseguenza non possiamo concentrarci su questo prodotto".

L'Istituto Volcani è il centro di ricerca del ministero israeliano dell'agricoltura, e il personale lavora sulle innovazioni di cui beneficeranno i coltivatori locali. Ma quando si parla di agrumi, Carmi ha spiegato che l'unico modo per competere è quello di focalizzarsi sulle varietà "easy to peel", cioè appunto a facile sbucciatura.



Il vantaggio tecnologico di Israele è evidente con un prodotto come i mandarini, dove le innovazioni nelle tecniche di coltivazione possono avere un grande impatto. Per questo motivo, unitamente ai gusti dei consumatori europei che preferiscono agrumi facilmente pelabili, il Volcani sta concentrando le proprie ricerche agrumicole sui mandarini.

Dall'alternanza alla stabilità produttiva

"Il primo problema che abbiamo dovuto superare è stato che i mandarini sono una coltura ad alternanza produttiva", ha detto Carmi. Questo significa che, se un anno la produzione cresce, l'anno dopo cala: una caratteristica che, date le esigenze del moderno mercato globale, non è ottimale per gli esportatori di agrumi.

Attraverso programmi mirati di selezione varietale, Carmi ed i suoi colleghi ricercatori sono stati in grado di realizzare una varietà di mandarino Orri con una produzione addirittura annuale, senza semi e con una resa di almeno 30 tonnellate per ettaro. Il gusto, inoltre, è superiore a tutte le varietà precedenti. Per questo motivo, Orri rappresenta oggi la varietà maggiormente scelta dagli agrumicoltori israeliani.




L'incrocio con le arance rosse

"Stiamo sviluppando un nuovo mandarino pigmentato dalla presenta di antociani, sostanze antiossidanti tipiche delle arance rosse", ha aggiunto Carmi. Il Volcani sta collaborando con i ricercatori italiani per incrociare i mandarini israeliani con le arance rosse siciliane, al fine di ottenere il gusto e il contenuto nutrizionale desiderato.

Le fitopatie degli agrumi e gli OGM
I ricercatori stanno lavorando su varietà che possono resistere all'aumento della temperatura senza spaccarsi, nonché su agrumi resistenti alla grande minaccia costituita dalla fitopatia "citrus greening" (o HLB), la quale ha già pesantemente colpito i coltivatori della Florida.

I ricercatori del Volcani sanno che è solo una questione di tempo prima che tutti i produttori di agrumi di tutto il mondo debbano avere a che fare con questa terribile malattia. Ecco perché si stanno impiegando tutte le risorse per trovare una soluzione al problema dell'HLB, anche se la strada dovesse comportare la creazione di frutta geneticamente modificata.



"Stiamo cercando di introdurre geni che siano resistenti alla malattia", ha spiegato Carmi. "Abbiamo a che fare con una monocultura, e quando non c'è biodiversità diventa più facile per una fitopatia spazzare via un intero raccolto".

A causa delle norme UE in materia di colture geneticamente modificate, tutto il lavoro che l'Istituto sta compiendo in questo campo è limitato ad applicazioni teoriche e non commerciali.

Un pompelmo che non interferisca con i farmaci
Il lavoro dell'Istituto Volcani tocca anche altre varietà di agrumi. Carmi ha indicato il calo nel consumo di pompelmo tra la popolazione anziana come un fenomeno che deve essere affrontato. Poiché molti consumatori più anziani prendono statine per regolare i loro livelli di colesterolo, evitano il pompelmo, in quanto esso può interferire con i farmaci. Il compito della ricerca è di sviluppare un pompelmo senza i composti che interferiscono con i farmaci anti-colesterolo. Carmi ha notato che i ricercatori americani hanno sviluppato un frutto simile, ma ritiene che la varietà su cui stanno lavorando sia migliore.

Per maggiori informazioni:
Dr. Nir Carmi
Volcani Institute
Email: [email protected]

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: