Al via la stagione dei mandarini presso il Consorzio del Mandarino Tardivo di Ciaculli
Tra le tante tipologie di arance e limoni prodotti in diverse aree della Sicilia, la mandarinicoltura è invece ristretta ad un unico ambito geografico, quello della fascia pedemontana dei rilievi che circondano Palermo, nella zona di Ciaculli.
Qui opera il Consorzio del Mandarino Tardivo di Ciaculli, il cui presidente, Giovanni D'Agati, imprenditore con un passato nel settore della ristorazione, ha impresso grande attivismo e professionalità al comparto.
Giovanni D'Agati.
In un contesto di accentuata frammentazione produttiva, Giovanni ha saputo costituire un fulcro e un importante punto di riferimento. Nato con soli 9 soci produttori, oggi il Consorzio concentra le forniture di ben 85 aziende socie, più altre 50 che sono nella fase di "rodaggio".
"Sarà che io, prima di sposare mia moglie - ricorda Giovanni - ho fatto un lungo fidanzamento tradizionale, ma sono convinto che anche nella collaborazione tra imprese sia prima necessario un periodo di "acclimatamento". Noi imponiamo parametri molto rigorosi ai nostri soci, sia dal punto di vista produttivo sia da quello della legalità, per questo vogliamo essere sicuri che ci sia condivisione di metodi e obiettivi da entrambe le parti".
La produzione agrumicola del Consorzio comprende mandarini Avana (1 mln di kg), Tardivo di Ciaculli (3 mln di kg) e limoni (1 mln di kg). Recentemente, inoltre, si è pensato di diversificare l'assortimento introducendo anche il melone gialletto, conferito da alcuni produttori terzi. "In questo modo - spiega Giovanni - riusciamo a lavorare praticamente tutto l'anno, ottimizzando tempi e costi".
Il magazzino di conferimento e lavorazione, sito a Ciaculli, è stato recentemente dotato di innovazioni tecnologiche, mediante l'acquisto di macchinari in grado di lavorare fino a 100 quintali di prodotto/ora, per un output produttivo giornaliero che può variare da 300 a 600 q.li al giorno. L'80% della produzione è destinata al mercato italiano. "Un tempo - ricorda Giovanni - lavoravamo solo per i mercati ortofrutticoli all'ingrosso; oggi invece riforniamo ben 7 piattaforme della grande distribuzione organizzata".
All'estero, il Consorzio invia mandarini in Grecia, prevalentemente in foglia, e a Malta. Di recente, si è aperto un canale anche verso il mercato internazionale del fresco di Rungis, in Francia.
La campagna 2012/13 del mandarino parte oggi (20 novembre), con la varietà Avana. Giovanni D'Agati stigmatizza a tal proposito una pessima e dannosa pratica commerciale, quella dell'immissione sul mercato di prodotto raccolto con troppo anticipo dalle piante: "Si tratta di un fenomeno strettamente legato alla presenza di mediatori commerciali, interessati solo a spuntare qualche centesimo in più quando il mercato è privo di prodotto. Per noi produttori, invece, si traduce solo in un danno, in quanto la distribuzione di mandarini immaturi scontenta da subito il consumatore, che si astiene dall'acquistarli una seconda volta, "bruciando" il mercato a chi arriva dopo, con un prodotto finalmente maturo al punto giusto".
La campagna del mandarino proseguirà poi da gennaio con il mandarino Tardivo di Ciaculli, la cui campagna potrebbe arrivare fino ad aprile.
"Stiamo anche investendo – dice Giovanni – in produzioni agrumicole ottenute con il metodo di coltivazione biologica. I prodotti agroalimentari bio stanno infatti conoscendo, anche in tempi di consumi più riflessivi, effetto della recessione internazionale, una moderata ma sicura espansione".
La Cooperativa sta lavorando per rendere concreta questa prospettiva. Punto di partenza, l'installazione di una seconda linea di lavorazione dedicata ai prodotti bio nel nuovo stabilimento (2.500 metri quadri, di cui 1.400 coperti).
Come ultima notazione, Giovanni osserva: "In un mercato ormai avvezzo alla clementina senza semi, è da rilevare come un mandarino come il nostro, dotato di sapore eccezionale ma pur sempre con presenza di semi nella polpa, stia incontrando una forte riscoperta da parte dei consumatori, soprattutto di quelli più consapevoli. Ai più giovani vorrei dire che il seme, a torto percepito come un difetto, è invece la base della vita. Invito tutti a conservare i semi dei nostri mandarini e a metterli in un vasetto di terra, per vedere cosa succede!".
Contatti:
Giovanni D'Agati - Presidente
Consorzio "Il Tardivo di Ciaculli"
Tel. e fax: +39 916301769
Email: [email protected]
Web: www.tardivodiciaculli.com