
Nell'assortimento dell'azienda olandese Langfruit sono presenti circa 500 prodotti esotici tutto l'anno. La commercializzazione raggiunge il picco più alto tra metà novembre e maggio, mese nel quale ritornano sul mercato meloni e uve europee. Nei giorni di festa le vendite aumentano.
Secondo André Lamers di Langfruit, la richiesta di frutta esotica quest'anno non è elevatissima: si richiedono baby-banane e altri frutti simili, venduti e utilizzati dal settore horeca (hotel, ristoranti e catering) nella preparazione di piatti e come decorazione.

Per le prossime feste natalizie, Langfruit ha creato una confezione mista proprio per il settore ristorazione. L'azienda spera che eventi contingenti, come per esempio la presentazione nei settimanali femminili o nei programmi televisivi di cucina di piatti a base di ingredienti speciali possano stimolare la domanda di frutta esotica.

Langfruit rifornisce ogni giorno 200-300 clienti del settore della ristorazione, i quali, se non richiedono grandissimi volumi, necessitano però di un assortimento quanto mai vario. La frutta esotica, che ha bisogno di essere trasportata in tempi rapidi, deve essere disponibile quotidianamente per la clientela in modo da raggiungere i ristoranti e gli hotel di tutta Europa.
Non si sottolineano particolari perdite di fatturato a causa della crisi, anzi: i volumi per il canale retail sono in aumento e si segnalano prodotti in crescita, come nel caso degli asparagi e dell'alchechengi (Physalis peruviana).

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