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Le esportazioni verso gli USA ancora soggette a restrizioni

L′Argentina aumenta la produzione di limoni, ma piu′ per il trasformato che per l′esportazione

Secondo le statistiche dell'USDA (il ministero dell'agricoltura degli Stati Uniti), la produzione argentina di limoni per il 2007 è stata pari a 1,25 milioni di tonnellate, con una riduzione del 7% rispetto al 2006. I piccoli produttori, con scarsa qualità di frutta, sono riusciti a fornire prodotto solo all'industria del trasformato e sono dovuti uscire dai mercati in conseguenza dello scarso prezzo offerto per il prodotto industriale.

Comunque alcune nuove piantagioni sono entrate nel mercato e hanno compensato la riduzione con l'incremento della resa produttiva. Uno dei maggiori problemi riscontrati, dopo la gelata di luglio, è stato l'accelerato processo di maturazione e la fine anticipata della campagna. Diverse fonti pronosticano per quest'anno una scarsità di limoni estivi destinati al consumo fresco.

Per la stagione 2008 le aspettative sono migliori: per la produzione ci si aspetta un aumento di 1,4 milioni di tonnellate, grazie a una maggiore resa produttiva e a una migliore gestione. Secondo fonti industriali, i piccoli produttori hanno affittato i terreni incolti e aziende più efficienti ne stanno ora migliorando la resa produttiva.

L'aumento della produzione si rispecchierà più nella trasformazione che nell'esportazione: i limoni destinati alla trasformazione aumenteranno a un milione di tonnellate (da 850.000), mentre l'esportazione verrà ridotta da 360.000 a 350.000 tonnellate. Il consumo domestico raggiungerà le 40.000 tonnellate.

In riferimento alle esportazioni negli Stati Uniti, l'APHIS (il servizio d'ispezione sulla salute di piante e animali), nel processo di riapertura delle esportazioni di limoni, ha inviato lo scorso agosto ai produttori argentini un documento nel quale si elencavano tutte le patologie e le infezioni dei limoni provenienti dalla regione di Tucumán, su cui intervenire.

Ciò ha causato molto stupore tra i produttori e gli esportatori argentini, soprattutto per via dell'inclusione della mosca della frutta tra i problemi cui sarebbero affetti i limoni: l'inclusione della mosca mediterranea porterebbe a dover sottoporre i limoni destinati all'export ad un trattamento a freddo, come richiesto dall'APHIS.

E' dal 2001 che l'Argentina - pur avendo un potenziale esportativo pari a 60.000 tonnellate l'anno - non esporta negli Stati Uniti a causa delle barriere fitosanitarie.