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Unilegion si rifà alla sentenza dell'Antitrust

Un risarcimento per chi ha comprato imballi di cartone?

"Dopo che l'Antitrust ha individuato un cartello tra i produttori di fogli e scatole di cartone ondulato (cfr. Freshplaza del 13/12/2022), è probabile che tutte le aziende che hanno acquistato questi prodotti tra il 2004 e il 2017 abbiano pagato un sovrapprezzo e possano perciò chiedere i danni ai 'cartellisti'. Secondo Unilegion, società specializzata nell'organizzazione di azioni legali collettive (class action), la filiera alimentare - che comprende produttori, industria, grande distribuzione e Horeca - è una delle più colpite dal cartello".

Lo scrive una nota di Unilegion che continua: "Unilegion ha già avviato un progetto di class action a tutela delle aziende italiane che hanno acquistato cartone ondulato nel periodo di cartello pagando un sovraprezzo, per consentire loro di recuperare i danni subiti. Sono già un centinaio le realtà che hanno aderito al progetto e che rappresentano un giro d'affari annuo di oltre 4 miliardi di euro, l'86% delle quali appartenenti al settore Food & Beverage".

"L'importo del sovrapprezzo pagato varia a seconda dei casi, ma è stimabile tra il 10 e il 20% o più del prezzo di acquisto corrisposto per i prodotti oggetto del cartello - spiega Luisa Capitanio Country Manager per l'Italia di Unilegion - Inoltre, quando si scopre, come in questo caso, che il cartello si è protratto per un lungo periodo di tempo, vanno aggiunti gli interessi maturati, la rivalutazione monetaria e il lucro cessante arrivando fino al 50% in più del danno originario. A titolo esemplificativo, quindi, un'azienda che abbia acquistato scatole di cartone per un volume di 500.000 euro all'anno per 14 anni (dal 2004 al 2017), per un totale di 7 milioni di euro, pagando un sovrapprezzo indicativo del 15% potrebbe anche ricevere fino a 1,5 milioni di euro di risarcimento, o più".

Il settore dell'agroalimentare, che comprende ortofrutta, prodotti freschi e lavorati, bevande, pesce, carni e pollame, è quello più colpito, in quanto rappresenta il maggior mercato di sbocco per il cartone ondulato, che viene usato come imballaggio principale.

"Se poi si considera che le imprese sanzionate sono per lo più di grandi dimensioni e rappresentano la quasi totalità dei produttori di cartone ondulato presenti a livello nazionale (con una quota di mercato di circa il 90%) l'estensione del danno è facilmente riconducibile all'intera filiera agroalimentare: dai produttori agricoli all'Industria della trasformazione, dalla Grande distribuzione al Consumatore finale, fino, non ultimo, al mondo Horeca", conclude la nota.

Per maggiori informazioni
AGCM

Unilegion