Una fiera che ogni anno cresce sempre di più, come punto di riferimento del food e dell'ortofrutta per quell'area geografica. Stiamo parlando di Interfood Caspian Agro Azerbaijan, che si svolge dal 15 al 17 maggio 2024 a Baku. "Dall'Europa - spiega Omar Papi, Ceo di Futura srl - vi sono aziende italiane, ma soprattutto tedesche, polacche e olandesi".
"Per noi è un'ottima occasione per fare affari - aggiunge Papi - in quanto in questa area del mondo stiamo portando avanti ottimi progetti e abbiamo diversi clienti".
"In Azerbaigian si coltivano frutta e verdura - continua Papi - e i confezionatori hanno bisogno di linee di selezione e packaging. Sul fronte frutta, qui si producono mele, pesche, kaki e melagrane, tanto per citare alcune referenze".
Fra le verdure, invece, ha preso piede la coltivazione idroponica, con pomodoro, peperone e cetrioli fra gli articoli più richiesti e per i quali le aziende di tecnologie sono chiamate a proporre attrezzature all'avanguardia.
L'Azerbaigian è un Paese che negli ultimi anni è cresciuto fortemente, principalmente grazie alle risorse petrolifere. Baku è una città moderna e funzionale, dove vivono quattro dei 10 milioni di abitanti del Paese. Il costo della vita è indicativamente un terzo rispetto all'Italia. Un impiegato guadagna circa 400 euro al mese, anche se gli esecutivi raggiungono spesso cifre molto più alte, e un operaio agricolo stagionale ha un costo giornaliero che oscilla fra i 13 e i 15 euro.
L'Azerbaigian ha una lunga tradizione nella produzione e nel commercio di ortofrutta ed è uno dei fornitori storici della Federazione russa. Nei mercati all'ingrosso di San Pietroburgo o Mosca, ancora oggi, molti operatori sono azerbaigiani".
"I produttori dell'Azerbaigian - conclude Omar Papi - devono selezionare frutta e verdura con precisione, in quanto fra i loro clienti vi sono molte catene della GDO, specialmente russe".
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