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Focus sul mercato mondiale del mango

Da quanto emerge, i prezzi del mango sono alti per questo periodo dell'anno, soprattutto in Europa. I disordini politici seguiti alle recenti elezioni in Brasile, il principale Paese fornitore, hanno fatto sì che le consuete spedizioni da questa nazione siano venute a mancare. Inoltre, le recenti piogge hanno influenzato la raccolta, rallentandola e limitando ulteriormente l'attuale offerta. Anche l'Europa ha avuto i suoi problemi con il clima, con le ondate di calore della scorsa estate che hanno portato a un eccesso di offerta di mango di piccolo calibro, con uno scenario simile in Sudafrica, dove la raccolta è ugualmente iniziata in ritardo. Al momento, tuttavia, la domanda rimane buona in tutti i Paesi e questo, insieme alla minore offerta, ha fatto salire i prezzi del mango dovunque.

Paesi Bassi: poca offerta, prezzi alti per il mango
Attualmente il mercato del mango dei Paesi Bassi registra buoni prezzi. "C'è molta domanda e l'offerta dal Brasile è molto limitata. Ciò si traduce in un livello di prezzo intorno agli 8-9 euro - afferma un importatore olandese - Anche le prossime settimane saranno difficili, soprattutto a causa dei disordini nella nazione, dopo le elezioni, e del fatto che la raccolta non può essere effettuata in alcuni giorni a causa della pioggia. Tutto ciò ha portato a una scarsa offerta sul mercato".

"Accogliamo con favore la ripresa dei prezzi, che era decisamente necessaria. I prezzi dei container sono circa il doppio rispetto al passato e anche i costi di imballaggio e manodopera sono molto più alti. La vendita al dettaglio non sfuggirà quindi all'imposizione di prezzi più alti per la frutta", osserva l'importatore. Ci aspettiamo un livello di prezzi stabile a novembre e dicembre, anche se ci aspettiamo che i prezzi facciano un passo indietro a dicembre".

Belgio: prezzi elevati a causa della buona domanda e della scarsa offerta
Al momento l'offerta di mango è in difficoltà in Belgio. "Il mercato è buono, ma questo ha più a che fare con i bassi volumi in arrivo - sostiene un importatore - Il risultato è un'offerta bassa ma una domanda relativamente buona. Di conseguenza, i prezzi rimangono ad un livello elevato".

"I mango spagnoli sono finiti molto prima del previsto e le forniture dal Brasile, che ora dovrebbe essere il Paese principale, sono state bloccate da tutta la questione delle condizioni climatiche e delle elezioni. Di conseguenza, è arrivato molto meno di quanto sarebbe dovuto arrivare in questo periodo". Tuttavia, resta da vedere se la situazione resterà tale, secondo il commerciante. "Il Perù sta già iniziando a caricare questa settimana. I volumi potrebbero aumentare di conseguenza, ma c'è il rischio che la situazione si ribalti completamente nel giro di 4-5 settimane. Infatti, se il Perù si riprende e il Brasile inizia a spedire volumi più consistenti, si potrebbe verificare molto rapidamente un nuovo eccesso di offerta. Il vantaggio è che in quel periodo ci staremo dirigendo di nuovo verso il Natale. Anche la domanda, tradizionalmente, tornerà a salire".

Tuttavia, il mercato continuerà a fluttuare notevolmente nel prossimo periodo. "A partire da gennaio notiamo che la domanda di esotici normalmente cala di nuovo. Se questi volumi elevati dovessero persistere, il prezzo subirebbe un brusco calo. Tuttavia, si tratta ancora di ipotesi. Mi aspetto solo che i fornitori, in particolare quelli del Sud America, siano più attenti. Con le attuali tariffe di trasporto di circa 10.000 dollari, per una cassetta di mango ci vogliono 2 dollari per il trasporto. Se poi partono da qui per 3 o 4 euro, non si guadagna più nulla. Attualmente il prezzo è di circa 7 euro, quindi si possono subire 2 euro di trasporto".

Germania: buona domanda di mango all'ingrosso, prezzi normali
Al momento sul mercato tedesco sono presenti mango provenienti dalla Spagna, dal Brasile e merci trasportate per via aerea dal Perù. "Il Kent spagnolo ha un sapore molto buono ed è anche privo di fibre. Di solito abbiamo la varietà Osteen dalla Spagna, ma la sua qualità lascia molto a desiderare in questo momento. Di conseguenza, siamo molto soddisfatti del mango Kent", afferma un grossista.

Attualmente la domanda di mango nel commercio all'ingrosso tedesco è buona. Nel frattempo la situazione dei prezzi sta rientrando nella normalità. "Il prezzo attuale della merce trasportata via mare è compreso tra 0,80 e 0,90 euro al pezzo, a seconda del calibro, mentre la merce trasportata per via aerea è a 2,50 euro al pezzo. Il prezzo dei mango maturati sull'albero è circa una via di mezzo".

Italia: difficile campagna di coltivazione per il mango locale
"Prezzi molto alti in acquisto e in vendita, anche se gli esportatori vorrebbero che fossero più elevati. I consumi ridotti però non spingono la forbice delle quotazioni a livelli superiori. Per quanto concerne le origini, è terminato il mango spagnolo ed è disponibile prodotto brasiliano, in arrivo per via marittima, con disponibilità di varietà quali Palmer e Tommy Atkins. Un prezzo medio di vendita dei mango importati via mare si aggira su 8,50 euro a collo da 4 kg", riferisce un grossista del nord Italia. "Inoltre, sta per iniziare la campagna del mango peruviano importato via mare, mentre il prodotto per via aerea è appena arrivato. Quest'ultimo mostra prezzi vertiginosi, sia per via del fatto che siamo a inizio campagna e i volumi sono molto limitati, sia perché gli spazi aerei costano molto", spiega il grossista.

Volge alla conclusione la stagione del mango siciliano, una referenza sempre più apprezzata da chi preferisce consumare frutti di produzione italiana. "Quest’anno ci siamo dovuti confrontare con una stagione difficile - riferisce un produttore - Abbiamo subito danni da maltempo che hanno causato la morte di diverse piante per via delle temperature basse registrate l’inverno scorso. Il mercato italiano, a settembre, è stato invaso dal prodotto spagnolo con prezzi davvero bassi, arrivando a 1,30 euro/kg, contro le nostre quotazioni nettamente più alte. In quel contesto ci siamo difesi solo grazie alla fidelizzazione dei retailer di alta fascia. La stagionalità del mango siciliano va da metà agosto ad ottobre per le varietà come Kensington Pride, Glenn e Maya. Con la Kensington Pride si arriva fino alla prima decade di ottobre, mentre le varietà Kent e Keitt arrivano fino a novembre, ma in piccole quantità".

"Quest’anno il prodotto siciliano è stato di ottima qualità e il consumatore inizia a conoscerlo e riconoscerlo sui banchi dell’ortofrutta - continua il produttore - La presentazione ha una grande importanza e deve puntare su un frutto dalla buccia spessa, picciolo consistente e un aspetto cromatico attraente”.

Il mango viene acquistato dal 16% delle famiglie italiane: 3,7 milioni di famiglie che acquistano il prodotto convenzionale neanche 800mila famiglie che scelgono il bio. La stagionalità vede una distribuzione nei mesi abbastanza costante, con dei picchi particolarmente alti a dicembre, e particolarmente bassi a luglio e agosto (dati GfK Consumer Panel).

Spagna: i piccoli calibri fanno scendere i prezzi
La stagione del mango spagnolo si è conclusa con 7-10 giorni di anticipo rispetto al solito a causa di una raccolta anticipata, di una domanda più elevata e di una minore concorrenza da parte di altre origini, in particolare dal Brasile.

Le costanti ondate di caldo e la mancanza di piogge hanno portato a un'abbondanza di piccoli calibri, cosa che ha rappresentato l'ostacolo maggiore per mantenere i prezzi a un livello soddisfacente per i coltivatori. Il raccolto della varietà Osteen, la più coltivata in Spagna, è arrivato tutto in una volta quest'anno, con calibri prevalentemente piccoli, e questo ha spinto i prezzi al ribasso, poiché molti rivenditori non hanno voluto accettare quelle specifiche, nonostante sia stata registrata una delle migliori annate in termini di qualità. "I canali di vendita abituali non si aspettavano di ricevere mango più piccoli e questo ha portato a un'attivazione tardiva della domanda, anche se i consumatori non se ne sono accorti", afferma un esportatore di Malaga.

Alla fine di ottobre molti rivenditori hanno notato che le vendite di mango spagnolo sono aumentate: la stagione stava per finire e i volumi erano limitati, quindi i prezzi sono cresciuti in modo significativo. Ciononostante, la media delle quotazioni per l'intera stagione è stata inferiore a quella dell'anno scorso per i calibri medi e piccoli, e simile ai livelli dell'anno scorso per i calibri più grandi.

Sudafrica: fino al 20% di produzione in meno nelle regioni colpite dall'ondata di caldo
La raccolta del mango sudafricano inizierà a breve, ma l'inizio subirà un ritardo nelle aree di Onderberg, Komati e Malelane di Mpumalanga, dove si stima che il raccolto di Tommy Atkins sia diminuito del 10%-15% in volume a causa dell'ondata di caldo di un mese fa.

Nella principale area di coltivazione del mango di Hoedspruit (Limpopo), che inizia a fine dicembre o inizio gennaio, si stima una riduzione del raccolto di Tommy Atkins del 15%-20%. L'allegagione di questa cultivar era già stata scarsa a causa delle oscillazioni di temperatura durante la fioritura, e poi l'ondata di caldo ha causato un'ulteriore caduta dei frutti. Questo avrà un impatto anche sulla calibrazione del Tommy Atkins.

Le cultivar di mango più tardive sembrano essere state meno colpite dall'ondata di caldo, infatti il raccolto di Shelly sembra migliore rispetto all'anno scorso, così come quello di Kent e Keitt.

Nel complesso, il raccolto di mango probabilmente non sarà più grande dell'anno scorso. I volumi ridotti dovrebbero sostenere un prezzo del mango più solido in questa stagione.

Cina: concentrarsi sulle esportazioni indipendenti
La principale area di produzione di mango in Cina è Panzhihua, nella provincia di Sichuan. La produzione va da maggio a dicembre. I mango sono noti per le loro grandi dimensioni, con il 60% dei frutti che supera il peso di 1 kg. Questo ha avuto un effetto negativo sui prezzi, poiché i frutti di grandi dimensioni sono più difficili da vendere. Quest'anno a marzo ha nevicato durante il periodo di fioritura del mango, riducendo la produzione complessiva del 50% per i mango di inizio stagione. I mango tardivi sono stati meno colpiti.

Una novità è che in passato i mango di Panzhihua venivano esportati attraverso società commerciali terze. Tuttavia, negli ultimi due anni le aziende locali di mango hanno iniziato a contattare le aziende estere e a cercare di esportare nei mercati esteri per conto proprio. Quest'anno le esportazioni sono forti, grazie al sostegno del governo locale. I principali mercati di esportazione sono Russia, Singapore, Malesia e Vietnam, dove il mango cinese è disponibile nel periodo di bassa stagione, ad agosto e settembre.

La Cina importa più mango di quanto ne esporti. Il Paese importa da Vietnam, Thailandia, Australia, Perù ed Ecuador, tra gli altri. Le importazioni di mango sono aumentate di un incredibile 20% negli ultimi cinque anni.

Nord America: forniture costanti, ma più dimensioni piccole del solito
Attualmente le forniture di mango in Nord America arrivano costantemente sia dal Brasile che dall'Ecuador. "Sono abbondanti, soprattutto per quanto riguarda i frutti più piccoli, di calibro 10 e 12. I frutti più grandi, di calibro 6, 7, 8 e alcuni 9, sono molto limitati", dice uno spedizioniere, aggiungendo che si tratta di mango Tommy Atkins e Ataulfo dall'Ecuador e soprattutto Tommy Atkins dal Brasile".

Lo spedizioniere osserva che le dimensioni del raccolto sono abbastanza simili a quelle dell'anno scorso. Tuttavia, la stagione è iniziata quando l'Europa era un po' in crisi per quanto riguarda i prezzi, quindi alcuni frutti sono stati dirottati verso gli Stati Uniti. "Il mercato sta migliorando, quindi penso che più frutta verrà inviata lì piuttosto che negli Stati Uniti". Lo spedizioniere aggiunge che per quanto riguarda le forniture per gli Stati Uniti, ci sono alcune regioni di fornitura a portata di mano. "Abbiamo la possibilità di andare in altri posti quando il mercato migliorerà. Il Messico è completamente fuori dai giochi qui negli Stati Uniti, per cui si tratta di quello che resta del Brasile e della continuazione del programma ecuadoriano, che probabilmente durerà fino alla fine dell'anno".

Tuttavia, le spedizioni dal Brasile e dall'Ecuador potrebbero subire ritardi a causa di questioni politiche. "Oppure potrebbero semplicemente spedire meno perché non riescono a inviare tanto con quello che sta succedendo". 

Per quanto riguarda la domanda, si nota un inizio di crescita con l'avvio dell'attività pubblicitaria. "La gente era ancora alla ricerca di frutta messicana e ora è passata completamente al Brasile o all'Ecuador", dice. Tuttavia, in questo periodo dell'anno, le corsie dei prodotti si concentrano sempre più sugli articoli per il Ringraziamento, il che può rallentare la domanda di mango. "Ma quando ci si avvicina alla fine dell'anno, le cose si risollevano. Soprattutto nel nuovo anno, quando la gente ricomincia a mangiare in modo sano, quindi il mercato si movimenta di nuovo".

In generale, i prezzi del mango sono abbastanza simili a quelli dell'anno scorso. "Anche con i costi aggiunti dal lato del coltivatore per la spedizione, i costi logistici sono quasi raddoppiati rispetto all'anno scorso", afferma l'esperto, sottolineando che probabilmente i prezzi rimarranno al livello attuale per il momento.

In prospettiva, i mango peruviani arriveranno sul mercato a partire da fine novembre-inizio dicembre, ma probabilmente il picco delle forniture si registrerà a fine gennaio-inizio febbraio, con un raccolto normale o leggermente superiore. Il Messico ricomincerà a gennaio con gli Ataulfo e poi con i mango rossi a metà febbraio.

Perù: problemi logistici per la stagione del mango
La stagione del mango peruviano inizia nella regione di Piura, la principale regione produttrice del Paese, che nella scorsa stagione, tra settembre 2021 e aprile 2022, ha esportato 327.568 tonnellate di mango nelle sue diverse presentazioni (fresco, surgelato e trasformato). Secondo i dati di Sunat, le esportazioni di mango dal Perù hanno rappresentato una crescita del 6% nel volume spedito; tuttavia, nonostante questo aumento su base annua - che non ha comunque permesso alle esportazioni di superare i livelli pre-pandemia - gli esportatori peruviani hanno affrontato una situazione complessa legata agli alti prezzi del trasporto e alla carenza di container che, come ha recentemente messo in guardia l'Associazione peruviana dei produttori ed esportatori di mango (APEM), continua a essere una preoccupazione in questa nuova campagna appena iniziata.

Il sindacato ha ricordato che gli agro-esportatori nella campagna 2021-22 hanno subito un forte aumento del prezzo del trasporto marittimo. "Il costo del trasporto è passato dal 40% all'80% del costo dell'imballaggio e della spedizione. Questo ha causato un risultato negativo dell'attività e, in alcuni casi, il fallimento delle aziende che non potevano sostenere i costi". Nella campagna 2021/22 il settore ha sofferto anche della "riduzione della qualità e del ritardo nell'attraversamento dei diversi mercati". La risposta delle compagnie di navigazione in caso di ritardi è stata "molto lenta" e "con scarse possibilità di successo di fronte alle richieste di risarcimento". A causa di questi ritardi e delle richieste di risarcimento per la qualità, gli assicuratori hanno anche aumentato i premi per la frutta fresca, ha spiegato l'associazione.

"Anche se è vero che veniamo da due stagioni di grande pressione, sappiamo che i problemi logistici sono diminuiti, quindi crediamo che le tariffe di trasporto marittimo dovrebbero diminuire significativamente". APEM ha concluso la dichiarazione osservando che, nonostante la riduzione dei costi di trasporto per le rotte più congestionate (Asia-Pacifico), per la campagna del mango 2022/23 non c'è stata una riduzione.

Attualmente il mango peruviano ha i requisiti fitosanitari autorizzati per esportare in 63 mercati internazionali, anche se l'Europa e il Nord America sono le sue principali destinazioni: i Paesi Bassi sono in prima posizione (con una quota del 40%), seguiti da Stati Uniti (27%), Spagna (6%), Canada e Regno Unito (4% ciascuno), Corea del Sud, Cile e Russia (3% ciascuno). Le altre destinazioni raccolgono il restante 7%.

Australia: grandi speranze per il mango australiano
La stagione australiana del mango è in pieno corso, con il picco in avvicinamento. Secondo gli ultimi dati di Crop Forecast, diffusi da un organismo del settore, la scorsa settimana il volume nazionale spedito è stato di 479mila vassoi. Si è trattato di un leggero calo rispetto ai 557mila vassoi prodotti la settimana precedente, che è stata la cifra più alta di questa stagione. Le regioni di coltivazione del Queensland settentrionale hanno appena iniziato la raccolta di quest'anno, aggiungendosi al Territorio del Nord e a Kununurra, il che significa che i volumi dovrebbero aumentare nelle prossime settimane.

Con le previsioni pubblicate fino alla fine dell'anno solare, si stima che la produzione di quest'anno rimarrà al di sopra dei volumi della campagna 2021/22. Nonostante le previsioni di alcune regioni debbano ancora essere aggiunte, si prevede che entro l'inizio di marzo il totale dei vassoi da commercializzare raggiungerà almeno gli 8,7 milioni a livello nazionale. L'AMIA riferisce che i primi frutti provenienti dalla regione di Bowen/Burdekin sono di alta qualità e appaiono molto puliti. Il Queensland sudorientale inizierà la produzione a metà dicembre, ma alcuni coltivatori sono stati colpiti dalle recenti grandinate e stanno valutando le perdite e i danni alle colture.