"Dall'evento Eurocastanea 2022 dobbiamo trarre un grande insegnamento: la coltivazione della castagna può costituire una grande risorsa per la collina e la montagna italiana. Occorre però saper valorizzare il settore e fare investimenti". Lo afferma Renzo Panzacchi, presidente del Consorzio Castanicoltori dell'Appennino Bolognese, che ha partecipato all'Eurocastanea dal 12 al 14 settembre a Montella, in provincia di Avellino.
Il sindaco di Montella Rino Buonopane, Simona Caselli di Areflh, il ministro Stefano Patuanelli
"Occorre investire ora, perché la castagna è come un gigante che si sta risvegliando. Il mercato chiede prodotto: ad esempio, il rappresentante del Cile ha dichiarato che loro coltivano castagne e marroni e che li esportano quasi tutti, molti dei quali in Italia", afferma Panzacchi. "Il distretto campano investirà 100 milioni di euro in 5 anni per il rilancio del settore castanicolo. Occorre che anche nel resto di Italia si facciano investimenti".
"E' stato presente pure il ministro Patuanelli, il quale ha affermato che il Tavolo castanicolo sta per essere presentato alla conferenza Stato-Regioni. Ma, soprattutto, dal convegno è emerso che vi sono molti paesi emergenti: l'Austria, che ospiterà il prossimo convegno, sta investendo in impianti intensivi. Anche Grecia, Albania e Kosovo stanno recuperando i propri castagneti".
Foto di gruppo dei partecipanti
Panzacchi ha altresì affermato che "dalla Cina, una referente ha detto che la castagna è vista come un cibo vero e proprio, preparato anche fritto o impiegato in cucina come le patate. Insomma, un alimento, non un frutto povero".
"Da ultimo - conclude - devo esprimere un plauso agli organizzatori di Montella di Avellino: tutto perfetto come location, orari, trasferte, organizzazione. E senza dimenticare i loro meravigliosi castagneti".