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I dati di GfK Consumer Panel

Negli ultimi 12 mesi gli ananas sono stati acquistati dal 37% delle famiglie italiane

Secondo l'osservatorio continuativo GfK Consumer Panel, che rileva gli effettivi acquisti per consumo domestico delle famiglie residenti in Italia, gli ananas sono un frutto molto gradito dai nostri consumatori, anche se con delle caratteristiche preferenze.

Quasi 9,6 milioni di famiglie ha acquistato ananas nell'anno terminante a luglio 2022, questo significa oltre il 37% della popolazione. Certo questa penetrazione è decisamente rilevante anche se è necessario sottolineare che è in leggera ma non costante decrescita negli ultimi due anni: nel 2020 questo indice era il 38% e nel 2021 raggiungeva il 38,8%.

Sicuramente la lunga permanenza a casa dei periodi più restrittivi della pandemia ha influito positivamente e genericamente sugli acquisti per consumi domestici di quasi tutti i prodotti di largo consumo, a maggior ragione su quei prodotti come gli ananas che hanno un portato di salute e benessere, indulgence e in qualche modo di gratificazione.

Dobbiamo ricordare che nei periodi di lockdown molte occasioni di consumo sono state trasferite dal fuori casa all'interno delle mura domestiche replicando ad esempio aperitivi, momenti di aggregazione, seppur spesso in versione virtuale e aumentato la tendenza a cucinare in casa misurandosi anche con ricette alternative o comunque poco consuete.

Oggi solo alcuni di questi aspetti sono mantenuti e, al contrario, si ha desiderio di spostare i consumi verso il fuori casa, comportamento contenuto però dalla attenzione alle spese che oggi è necessario valutare in un contesto inflattivo nuovo. In questa nuova situazione che pone nuove sfide agli acquirenti diverse saranno le strategie che verranno messe in atto per il controllo delle spese: l'inflazione guiderà la scelta dei canali? La riduzione di acquisti di prodotti più costosi o meno necessari? Cambierà la composizione del carrello e la nostra dieta? Riporterà in consumi in casa? E' al momento presto per dare delle direttive definite, sicuramente bisognerà tenere sotto controllo la situazione e aiutare gli acquirenti a fare la scelta giusta.

Anche se il peso imposto ad oggi rappresenta una quota contenuta, la sua penetrazione ha una crescita decisamente rilevante passando dal 2,6% del 2020, al 3% dell'anno passato, al 4% degli ultimi 12 mesi. Questa tendenza potrebbe rappresentare una opportunità vista anche la rilevanza crescente della IV gamma nel comparto frutta e verdura. Le soluzioni pronte all'uso, con porzioni definite sono di grande aiuto e quindi ben accette da chi deve affrontare una pausa pranzo veloce in smart working e in un'ora non ha tempo di cucinare un vero pasto completo, sono utilizzabili anche come take-away per il break in ufficio.

L'ananas – come tutta la frutta – incontra anche la necessità di wellness visto come nutrienti ricchi, semplici, chiari nei contenuti di cui il consumatore di oggi provato dalla pandemia è in costante ricerca. Il frutto risolve anche molte delle necessità di quei consumatori definiti riduzionisti che limitano o eliminano derivati animali, zuccheri aggiunti e glutine. Ad oggi, comunque, gli ananas vengono praticamente totalmente acquistati a peso variabile: quasi 9,5 milioni di famiglie, contro oltre 1 milione del peso fisso.

La menzionata decrescita della penetrazione riguarda i frutti non bio. Gli ananas di agricoltura biologica mantengono nel tempo il proprio numero di famiglie acquirenti intorno a 1,7 milioni, 2 anzi hanno una leggerissima tendenza ad aumentare il proprio parco acquirenti. Incontriamo quindi nuovamente il tema benessere sempre più rilevante nel tempo.

Le abitudini di acquisto non evidenziano nel tempo variazioni di rilievo in termini di frequenza/occasioni che si mantengono in circa 4 volte l'anno, spendendo mediamente 2 euro per ogni volta e per un peso di circa 1,6 chilogrammi annualmente.

L'acquirente di ananas ha un profilo chiaro e preciso: si colloca nelle famiglie dove il responsabile acquisti ha più di 55 anni, qui vengono acquistati oltre il 60% dei frutti con una media annuale di oltre 7,5 chilogrammi per anno, contro i 5,5 chilogrammi delle famiglie con responsabile acquisti molto giovane. Fatta 100 la penetrazione totale, l'83% è rappresentato da famiglie senza figli, il 32% da famiglie di 2 componenti e di reddito medio alto.

Autore: Daniela Mastropasqua

Per maggiori informazioni:
Daniela Mastropasqua
Business Development Manager | Consumer Panel & Services
GfK | Italia
+39 335 185 3430
daniela.mastropasqua@gfk.com

Data di pubblicazione: