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La castagna di Roccamonfina è a un passo dall' Igp

L'iter per il riconoscimento dell'IGP-Indicazione Geografica Protetta per la castagna di Roccamonfina sta per concludersi. La domanda di registrazione è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale europea (GUUE) il 1 luglio 2022 (C252), e ora bisognerà attendere i prossimi 3 mesi. In assenza di eventuali opposizioni da parte degli altri Paesi membri, la Commissione europea renderà definitiva la registrazione dell'indicazione geografica protetta con apposito Regolamento.

La denominazione di cui si chiede la registrazione è riferita alle castagne, fresche ed essiccate, appartenenti alle principali cultivar coltivate nella zona che sono: Tempestiva (o Primitiva), Napoletana (o Riccia), Paccuta, Lucente e Mercogliana (o Marrone).

La castanicoltura dell'area IGP è stimata in circa 3.800 ettari, quasi tutti destinati alla produzione dei frutti, pari a circa il 25% della superficie agricola utile (SAU) totale (con punte anche del 60% in alcuni Comuni), rappresentando, nella maggior parte del territorio, la principale coltivazione. La produzione media annua, fino al 2010 (in epoca pre-cinipide) era di circa 8.500 tonnellate, mentre negli ultimi anni, in piena emergenza fitosanitaria, gli esperti hanno stimato una produzione non superiore a 2000 t per anno.

"Con l'Igp si potrà tutelare e valorizzare un prodotto d' eccellenza come la Castagna di Roccamonfina, ma anche contribuire al rilancio di un territorio di grande pregio turistico, paesaggistico e ambientale - afferma Francesco Di Pippo, vicepresidente del distretto castanicolo campano, nonché membro del comitato promotore dell'Igp di Roccamonfina - Dall'Igp ci aspettiamo anche maggiori soddisfazioni commerciali: basti pensare che, in epoca pre-cinipide, le nostre varietà autoctone venivano esportate fino in Canada; dopo di che, la mancanza di produzione dovuta al cinipide ci ha tolto via via quote di mercato, lasciando spazio ad altri paesi produttori".

"Giungere fino a questo traguardo mi riempie di gioia, anche se arrivare fin qui ha comportato un percorso lungo e faticoso, fortemente voluto dal comitato promotore e dal suo ex presidente Vincenzo De Pippo, il quale ha insistito su questo riconoscimento. Un grazie va alla regione Campania, che ha creduto nella bontà del nostro prodotto, al comune di Roccamonfina (in provincia di Caserta), all'assessore all'agricoltura di Roccamonfina Beniamino Martino, al tecnico Mario Canti, e a Italo Santangelo, che con il suo impegno nel portare avanti tutto l'iter burocratico, è stato determinante. Ora attendiamo che passino presto questi 3 mesi per poter costituire il consorzio di tutela dell'Igp".

"Da un paio d'anni vi è stata una certa ripresa produttiva, che fa ben sperare anche per la prossima campagna di raccolta - dice in conclusione Francesco Di Pippo - Infatti quest'anno la vegetazione è buona, ci sono già i primi ricci, speriamo solo che piova verso fine agosto, perché i castagneti hanno bisogno di acqua. Sono molto lieto anche nell'annunciare che Roccamonfina accoglierà l'ultimo giorno dell'Eurocastanea e che quest'anno, covid permettendo, ritornerà la sagra della Castagna di Roccamonfina".