In vista di Macfrut (7-9 settembre 2021), abbiamo interpellato l'azienda Futura, specializzata nella costruzione di macchine selezionatrici per frutta e verdura e che ha già iniziato a frequentare fiere. Negli ultimi tempi, la ditta ha incrementato il proprio orientamento all'estero, con l'apertura di una sede in Uzbekistan (cfr. Freshplaza del 14/06/2021).
Il manager Omar Papi spiega: "Le nostre tecnologie, completamente made in Italy e adatte a poter lavorare tutte le tipologie di frutti ed ortaggi prodotti nell'area, si sposano perfettamente alle esigenze di aziende dell'Asia Centrale. La presenza a Macfrut ci permetterà di ampliare i contatti".
"Le nostre parole d'ordine sono: alta qualità, flessibilità e lavorazioni tailor made, ma con soluzioni di semplice e intuitivo funzionamento e gestione. Tutti i software di gestione delle linee sono in lingua e facilmente collegabili in teleassistenza, per non lasciare mai soli i nostri clienti".
A Papi abbiamo chiesto come è andata la partecipazione, nei giorni scorsi, alla prima fiera in presenza e quali siano le prospettive per i prossimi mesi.
"Dopo quasi un anno e mezzo di completa assenza delle fiere in presenza - esordisce Papi - finalmente dal 18 al 21 giugno 2021 siamo stati presenti come espositori alla fiera Agrotech Expo, tenutasi a Tashkent-Uzbekistan. Per noi è già la quarta edizione consecutiva, ma questo anno è stato notevolmente "diverso". Vista la situazione mondiale non ancora chiara, al rientro da alcuni paesi extra Ue i cittadini Italiani sono ancora costretti a effettuare delle quarantene. Per questi motivi, abbiamo deciso di non inviare personale dall'Italia, ma di gestire la presenza alla manifestazione direttamente con il nostro personale locale di Futura Central Asia, che fa normalmente base a Tashkent. La fiera è andata meglio del previsto: abbiamo notato voglia anche da parte dei clienti e dei visitatori in genere di provare a ritornare a una sorta di "normalità", sempre rispettando le norme sanitarie vigenti".
L'Uzbekistan è un paese in crescita, per le aziende del settore ortofrutticolo. Come dice Papi, "per noi è molto interessante; non a caso operiamo già da tempo in quest'area. Quest'anno abbiamo anche aperto in loco una filiale operativa: Futura Central Asia. La produzione ortofrutticola locale sposa pienamente le nostre tecnologie. In Uzbekistan vengono prodotti sia frutti estivi, come pesche e albicocche, ma anche mele, melograno, uva e tutti gli ortaggi da serre idroponiche, come pomodoro o peperoni. Il cliente medio uzbeko non ha dimensioni molto elevate, ma ha estrema necessità di aziende come Futura, che siano anche in grado di consigliarlo sulle tecnologie più consone alle sue esigenze, per permettergli di esportare alle varie catene distributive, non solo russe".
La situazione Covid in Uzbekistan è abbastanza sotto controllo: le norme igienico-sanitarie solo le stesse vigenti in tutto il mondo, come distanziamenti, mascherine e gel igienizzanti. "Sicuramente la quantità di visitatori è stata leggermente inferiore rispetto agli anni 'normali', ma questo mi sembra comprensibile".
Per i prossimi mesi, Papi conclude dicendo che "da buoni Italiani, tendiamo a essere ottimisti e propositivi, a tal punto che da qualche mese abbiamo deciso di confermare tutte le fiere cui normalmente, in momenti pre-Covid eravamo abituati ad esporre. Perciò saremo in prima linea al Macfrut, la fiera di punta, e poi, sempre nel 2021, all'Agroword Almaty in Kazakhstan dal 3 al 5 novembre; al Yugagro Krasnodar, in Russia, dal 23 al 26 novembre.
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