"La frutta esotica è quella ad aver forse pagato lo scotto più alto della pandemia, con un mercato altalenante accompagnato da quotazioni in linea con tale andamento. Fortunatamente, in questi ultimi mesi la richiesta è aumentata grazie soprattutto alla presenza del canale horeca, che assorbe grossi quantitativi di queste referenze direttamente dai mercati tradizionali, e i consumi sono in ripresa. Sicuramente il mercato è più vivace, ma non si registrano ancora i numeri del pre-pandemia". E' quanto afferma Roberto Paraggio di P & B di Fondi (Latina).
"Rispetto a un paio di anni fa, la frutta esotica sta divenendo un prodotto di uso quotidiano, tanto che anche i calibri più piccoli vengono acquistati, e i retailer italiani vogliono acquistare la merce a un prezzo conveniente. L'avocado sta riscuotendo un forte interesse sui mercati: i consumi maggiori sicuramente interessano il nord Italia, anche se pure al Sud sta spopolando, soprattutto tra i più giovani. Altra cosa interessante è che le banane biologiche vengono apprezzate moltissimo su scala nazionale, con quotazioni che risultano maggiorate del 40% rispetto a quelle convenzionali". Dice Angelo Balletta di Bc Ortofrutta di Montesarchio (Benevento).
"L'avocado - conclude Paraggio - sta divenendo sempre più un prodotto di largo consumo: infatti, oltre alla ristorazione, viene molto apprezzato dai consumatori, che richiedono un frutto più maturo e pronto da mangiare. Le varietà più affermate e apprezzate dal mercato restano Pinkerton (il classico avocado verde) e Hass (con una maturazione più omogenea).La stagione del Pinkerton sudafricano volge al termine; dopodiché verrà rimpiazzato da altre cultivar. Sul fronte della logistica, non si sono registrati particolari problemi ma per l'approvvigionamento sì; infatti a volte manca il prodotto, perché la pandemia colpisce le varie zone di produzione".