La stagione sudafricana dell'uva è cominciata in maniera un po' caotica, quest'anno. "Le aspettative erano elevate, ma in Europa non vediamo arrivare ancora le produzioni extra previste". A sostenerlo è Wibo van den Ende, di Vita Optima, con sede a Bleiswijk (Paesi Bassi).
"Come sappiamo, la stagione dell'uva sudafricana è cominciata in ritardo. I volumi che normalmente sarebbero dovuti arrivare nelle settimane 51-52 del 2020, sono giunti nelle settimane 53 e 1 del 2021. A causa delle piogge, le produzioni per ettaro nella Provincia del Capo Settentrionale sono molto più basse e inoltre, i frutti appaiono un po' più irregolari a causa di queste condizioni climatiche avverse".
Secondo Wibo, nella zona settentrionale del Sudafrica la produzione terminerà piuttosto in fretta, proprio a causa delle piogge. "La stagione di Capo Occidentale continuerà per un po'. La domanda di uva è buona. Molti importatori europei avevano previsto volumi più grandi e hanno programmato le promozioni di conseguenza. La domanda è solida - continua Wibo - I prezzi rimangono su un livello relativamente stabile, che può essere spiegato per via della fornitura più bassa".
Per quanto riguarda le nuove cultivar, Wibo afferma che a distinguersi sono soprattutto alcune varietà ARRA. "Tuttavia, si nota cautela. Negli ultimi anni, le varietà per cui si nutrivano speranze elevate non si sono dimostrate proprio tutte all'altezza. Oltre a questo, l'atteggiamento per l'anno nuovo rimane comunque improntato all'ottimismo. Come Vita Optima abbiamo sperimentato una buona crescita in termini di fornitori e clienti per le uve, le drupacee e gli agrumi, oltre che per i fagiolini importati dal Kenya!"
Per maggiori informazioni:
Wibo van den Ende
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