La raccolta del kiwi francese è in pieno corso. Presso la SIKIG, le vendite cominceranno tra una settimana. "Siamo molto soddisfatti della qualità. Stiamo raccogliendo frutti con un elevato grado Brix. Tuttavia, in termini di volumi, il raccolto francese è stato deludente. Tutte le zone di produzione hanno reso meno del previsto". A riportarlo è Pascale Begoulle, di SIKIG.
Secondo Pascale, sono diversi i fattori che hanno concorso alla riduzione dei volumi. "In alcune zone, la ragione principale è stata il caldo avuto questa estate. In altre, l'impollinazione non è stata delle migliori. Ci sono anche altre aree che hanno subito l'impatto delle inondazioni del passato. A volte, il suolo resta impoverito e le radici degli alberi ne soffrono".
Le piccole dimensioni del raccolto francese sono analoghe alla situazione in Italia. "Vista la buona qualità dei frutti e i volumi limitati, i prezzi cominceranno su un livello più alto rispetto all'anno scorso, anche se i volumi dell'anno scorso furono ugualmente più bassi e i prezzi elevati. La domanda è già buona. Riteniamo che le scorte Zespri stiano terminando e ciò dovrebbe aiutarci a prendere piede sul mercato francese".
Pascale aggiunge che i kiwi sono diventati un prodotto molto popolare a causa della pandemia Covid-19. "I kiwi sono un prodotto che contiene una quantità elevata di vitamina C, che aiuta a rafforzare il sistema immunitario. Inoltre, è un prodotto locale e molto naturale. All'inizio del lockdown di marzo-aprile, la domanda è salita alle stelle. Tuttavia, non contiamo che ciò accada anche in questa seconda ondata pandemica, anche se siamo convinti che la maggior parte dei consumatori cercherà di acquistare quanti più prodotti salutari possibile. Nonostante i prezzi elevati, siamo sicuri di riuscire a ottenere buone vendite. Speriamo anche che i prezzi ci aiutino a coprire i costi aggiuntivi degli impianti. I volumi sono più bassi, quindi il costo al chilogrammo è più alto".
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Web: www.kiwi-france.com