E' stato nel 2000 che i consumatori hanno potuto ufficialmente assaggiare per la prima volta le mele HoneyCrunch®. Nel 2020, in occasione della 20ma stagione di commercializzazione della varietà club, Innatis Group ha deciso di aggiornare la sua identità grafica, che sarà lanciata ufficialmente nelle prossime settimane.
"Vogliamo mettere in risalto l'occasione senza apportare grandi cambiamenti. Rinnovando in parte il nostro logo vogliamo sottolineare una leggera evoluzione, senza lasciare intendere alcuna rivoluzione". A spiegarlo è Arnaud de Puineuf, direttore marketing di Innatis Group.
Volumi più bassi per una maggiore qualità
Attualmente la raccolta è in pieno corso nei campi della Valle della Loira. "Quest'anno i volumi sono più bassi rispetto all'anno scorso, ma i calibri sono notevolmente più grandi e la qualità è decisamente migliore. Abbiamo guadagnato quasi due calibri rispetto al 2019, quando le dimensioni dei nostri frutti sono state relativamente piccole. Per quanto riguarda i livelli zuccherini, essi risultano essere tra 1 e 1,5 gradi più elevati rispetto allo scorso raccolto. Pertanto ci aspettiamo un buon raccolto per il 2020 e speriamo che i volumi di produzione inferiori facciano bene alle vendite".
Un'offerta biologica in aumento
La commercializzazione del raccolto francese comincerà già dalla 38ma settimana. "Sarà seguita, 15 giorni dopo, dalla nostra produzione tedesca, che conta 20 produttori su 52 ettari di frutteti. Al contrario della produzione francese, per quest'anno ci aspettiamo volumi normali dal raccolto tedesco. Inoltre, per quest'anno saranno commercializzate 250 tonnellate di HoneyCrisp® biologiche dalla Germania. Tra due anni questo volume di raccolto aumenterà grazie ai 16,5 ettari in fase di conversione al biologico in Francia".
Nonostante la pandemia resta il desiderio di ridurre gli imballaggi in plastica
L'anno scorso Innatis ha lanciato una gamma composta da tre imballaggi in cartone totalmente riciclabili. "Abbiamo spedito 620 ton di HoneyCrunch® confezionate in vassoi in cartone, totalmente riciclabili, che in totale hanno previsto l'utilizzo di 780mila vassoi. Per essere il primo anno di prova, si tratta di una buona prestazione. Al momento, nonostante l'impatto del Covid-19, i nostri clienti non ci stanno chiedendo di tornare ai vecchi vassoi avvolti con la plastica. Continuiamo a percepire il desiderio di sostituire la plastica con il cartone riciclato".
Per maggiori informazioni
Arnaud de Puineuf
Groupe Innatis
Tel.: +33 (2) 41 37 70 09
Email: Arnaud.depuineuf@pomanjou.fr
Web: www.pomanjou.com