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A Vignola la varieta' rischiava l'estinzione. Ora c'e' una lenta ripresa

Un packaging accattivante per la ciliegia Moretta

Elevato grado Brix, pezzatura medio piccola, packaging facilmente riconoscibile. Queste le tre principali caratteristiche della Ciliegia Moretta di Vignola, la cui commercializzazione è iniziata il 23 maggio. Il logo sulla confezione identifica una Moretta proveniente da aziende che aderiscono a un rigido disciplinare rispettoso dell'ambiente e delle tradizioni, con l'obiettivo di salvare dall'estinzione la varietà più antica di Vignola.

Dal 2018, questi agricoltori si sono uniti in comunità e, insieme all'associazione Slow Food, lavorano alla valorizzazione di un frutto che rappresenta la vera identità della cerasicoltura vignolese e che una ventina di anni fa è stata quasi dichiarata estinta.

Visitando il sito ciliegiamoretta.it è possibile anche scegliere un'azienda da visitare, richiedendo la consegna a domicilio. Quest'anno, le ciliegie sono in commercio anche allo storico mercato Albinelli nel centro di Modena, al Mercato Ritrovato a Bologna, e nei weekend al mercato nel centro di Vignola (Modena). Secondo il disciplinare, la Moretta deve essere coltivata secondo precise pratiche agronomiche, fra cui diserbo meccanico, difesa tramite lotta integrata o biologica, raccolta, cernita e confezionamento a mano in materiali riciclati o riciclabili.

Negli anni Sessanta, ne venivano prodotte più di 6.000 tonnellate l'anno e rappresentava più di un quarto della produzione dell'area vignolese; la Moretta era il fiore all'occhiello di un territorio che stava consolidando il proprio ruolo di riferimento nella cerasicoltura. Oggi la Moretta non è più nell'offerta di varietà internazionali proposte agli agricoltori dai vivaisti.

"Presidio Slow Food - si legge in una nota - sostiene le piccole produzioni a rischio e i produttori aderenti al disciplinare si impegnano a non usare prodotti di chimica di sintesi per il diserbo, ad assicurare una qualità del prodotto secondo le regole dell'agricoltura biologica o dell'agricoltura integrata, con l'impegno a garantire ai cittadini e ai consumatori frutta nelle migliori condizioni di salubrità e fragranza. Eseguono la raccolta, la cernita e il confezionamento in modo interamente manuale, tra metà maggio e giugno, e si impegnano a renderle immediatamente riconoscibili con etichette narranti e imballaggi di materiali riciclati, riciclabili, ad alta sostenibilità ambientale, evitando la plastica".

Per maggiori informazioni
Web: www.ciliegiamoretta.it