In questi momenti difficili e monotematici, in cui tutto sembra fermarsi o rallentare, le piante, invece, continuano il loro naturale ciclo vegetativo, se non addirittura anticipandolo a causa di un inverno piuttosto mite. Ci arrivano immagini spettacolari dalle campagne di Castellaneta (Taranto), che mostrano la suggestiva fioritura dei mandorleti.
"E' un momento delicato e magico, malgrado l'anticipo di almeno una quindicina di giorni rispetto allo scorso anno. La fioritura è ottima, ma la preoccupazione è tanta. Un ritorno di freddo o eventuali gelate potrebbero determinare gravi danni alle coltivazioni, e questo non possiamo permettercelo", così spiega l'imprenditore tarantino.
"Per una gestione ottimale del campo, tra le file ho inserito anche le cime di rapa, non solo per avere una maggiore impollinazione sui mandorleti e un idoneo cotico erboso, ma anche per cercare di sfruttare al massimo gli spazi inutilizzati, mettendo a dimora cultivar che non vanno in competizione con la produzione principale".
"Sono 5 gli ettari interessati, le cui varietà sono Soleta, Lauranne-Avijor e Guara. Le condizioni pedoclimatiche fanno sicuramente molto nell'ottenimento di una buona produzione, ma se a tutto questo ci aggiungiamo l'applicazione di una moderna gestione dei mandorleti, con il cosiddetto metodo Zaragoza potremmo sicuramente ottenere ulteriori risultati in termini di maggiori rese, precocità produttiva e abbattimento dei costi di investimento".
Per chi, in questi giorni, si ritrova con una fioritura anticipata delle proprie coltivazioni, riproponiamo, di seguito, alcuni consigli dell'agronomo Vito Vitelli.
- Mantenere un buon cotico erboso così da permettere agli insetti pronubi di svolgere il loro lavoro;
- Evitare eccessive lavorazioni del terreno, in modo da non favorire l'ulteriore riscaldamento del suolo;
- Evitare concimazioni azotate.