Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Grande successo per le giornate tecniche sulla mandorlicoltura in Spagna

Forte l’entusiasmo e l’interesse espresso dal gruppo dei partecipanti alla tre giorni tecnica sulla mandorlicoltura in Spagna, dal 2 al 4 settembre scorsi, presso le produzioni dell'Andalusia.

Il gruppo, eterogeneo per provenienza ed esperienze professionali e lavorative, era composto da imprenditori accomunati dal solo obiettivo di acquisire informazioni e confrontarsi con altre realtà produttive già affermate sul mercato, al fine di poter poi praticare le giuste scelte
di business. L'Italia era rappresentata tutta, dal sud con imprenditori siciliani e pugliesi, al centro con laziali e toscani, comprendendo anche Veneti e friulani.

Le visite si sono articolate tra diverse tappe: si è partiti da mandorleti realizzati con sistemi di conduzione tradizionali e in asciutta (privi di impianto di irrigazione), favoriti dalle precipitazioni piovose frequenti nella zona di Cordova, sia nel periodo primaverile (marzo-aprile con 120 mm) che autunnale (settembre-ottobre con 100 mm).

Nonostante l'assenza degli impianti di irrigazione, anche grazie a una tessitura del terreno limo-argillosa che consente di trattenere l'umidità nel suolo, le rese sono state interessanti, registrando cifre di 7-8 kg/pianta al quarto anno, per un investimento di 330 piante per ettaro (sesto d'impianto di 6x6). Secondo il parere dei tecnici, le rese sono destinate ad aumentare fino a 10-12 kg/pianta.

Alla visita dell'impianto tradizionale ha fatto seguito la tappa sul sistema a densità superiore, la cui chioma è stata gestita con il sistema "Zaragoza", divulgato e attuato dal tecnico aragonese Jordi Mor. Un metodo che permette di realizzare una chioma di forma cespuglioso-cilindrica, posta su un tronco di 75-80 cm, ottenuta per sviluppo di ramificazioni assurgenti, generate da una serie di topping (tagli in orizzontale della chioma), questi ultimi praticati nei primi 24-30 mesi di sviluppo della pianta.

Il sistema "Zaragoza" ha l'obiettivo di dare delle risposte alternative ai cosiddetti sistemi "Super Intensivi". I limiti di quest'ultimi sono: gli elevati costi di realizzazione e il costo aggiuntivo da sostenere per gli interventi manuali di potatura, da attuare necessariamente dopo alcuni anni come integrazione degli interventi meccanici, al fine di favorire il rinnovo interno della parete, che altrimenti andrebbe verso uno squilibrio di prevalenza di massa legnosa a sfavore delle ramificazioni a frutto.

Interessanti sono stati anche gli incontri con i tecnici degli impianti di lavorazione ed essiccazione delle mandorle, quest'ultima da eseguire entro le 24-48 ore dopo la raccolta, proprio per evitare i processi fermentativi che andrebbero ad alterare il gusto del frutto.

Per completare l'ultimo anello della filiera della mandorla, che precede l'industria dolciaria, le giornate si sono concluse con la visita a uno stabilimento di Almeria. In questi centri le mandorle, dopo essere state sgusciate e nuovamente sottoposte a essiccazione (percentuale di umidità intorno al 5%), possono seguire diversi percorsi, quali la pelatura, la laminatura e la macinazione per l'ottenimento delle farine.

Un connubio tra conoscenze e professionalità che ha permesso a tutti di vedere l'intero processo di produzione e lavorazione delle mandorle: tecniche di coltivazione, raccolta meccanizzata, gestione del post-raccolta, smallatura, lavorazione, essiccazione, selezione e sgusciatura. Questi sono stati i principali temi della tre giorni, ambientata proprio in Spagna: uno dei Paesi leader che ha fatto importanti progressi nella filiera mandorlicola.