"E' nell'ottica dell'aggregazione dei produttori e della promozione del territorio che nasce l'idea di costituire una Rete d'Impresa. Ciò nell'ottica del bilanciamento dei costi di produzione a garanzia della sostenibilità economica delle 11 aziende che hanno aderito al progetto di filiera".
E' quanto dichiarano a FreshPlaza Nicola Maio e Gianluca Russo rispettivamente presidente e vicepresidente delle rete d'impresa Terre Verdi di Bronte.
"Il nostro obiettivo - riferisce il team aziendale - è fare massa critica e contribuire a valorizzare a livello internazionale Il Pistacchio di Bronte DOP; una ricchezza che vale oltre 20/30 milioni di euro solo per quanto riguarda il prodotto fresco, per la maggior parte commercializzato all'estero".
Ci troviamo a Bronte in Sicilia, l'unica regione produttrice di pistacchio in Italia, i cui terreni vulcanici alle pendici dell'Etna conferiscono ai frutti un gusto, dolce e intenso, e il caratteristico colore verde smeraldo.
La particolarità del pistacchio verde di Bronte, già presidio Slow Food, è stata riconosciuta dall'Unione Europea con l'attribuzione del marchio DOP che ne certifica l'unicità dovuta al legame con il territorio di produzione e lavorazione.
Terre Verdi di Bronte commercializza circa 60 tonnellate di materia prima derivante da 50 ettari di terreni dei soci conferitori.
Il punto di forza, nell'ottica dello sviluppo, consiste nel mettere in comune i fattori di produzione – attrezzature, risorse umane, capacità ideativa - pur senza perdere l'identità di ciascuna azienda. L'aggregazione di 11 aziende sotto un unico marchio e l'adesione di ciascuna di esse al Consorzio di Tutela del Pistacchio di Bronte punta a un'idea inclusiva del fare impresa per raggiungere obiettivi commerciali che difficilmente possono essere conseguiti da soli.
"Siamo convinti – sottolinea il team della Rete - che per crescere e aumentare la competitività sui mercati bisogna concentrare l'offerta del prodotto e razionalizzare i costi di produzione, ottimizzare le risorse e accorciare la filiera, ma soprattutto essere affidabili con i nostri partner commerciali. Negli ultimi tre anni - da quando nel 2015 è nata la Rete - siamo cresciuti in virtù di un maggior potere contrattuale soprattutto in termini di volumi e continuità nella fornitura della materia prima".
"Siamo nell'anno della raccolta - riferisce Domenico Serravalle, responsabile della produzione - che come prevede il disciplinare di produzione avviene negli anni dispari. Con un ritardo di 15 giorni di ritardo rispetto alle altre stagioni, oggi inizieremo la raccolta dei frutti che si presentano di colorazione verde brillante e di elevata qualità. A causa delle violente raffiche di vento invernali e della grandinata di maggio, si prevede rispetto al 2017 una minore produzione di circa il 20-15%. Potremo stilare un bilancio preciso della campagna di produzione solo a settembre, a fine stagione".
"Grazie all'eccellenza del nostro pistacchio, Bronte, da sola, rappresenta il 90% della produzione nazionale italiana, seguita da piccole produzioni in provincia di Agrigento e Caltanissetta.
Il team aziendale conclude: "Abbiamo fidelizzato clienti importanti. In questi tre anni di vita, i risultati raggiunti dalla Rete d'Impresa Terre Verdi di Bronte sono più che soddisfacenti. Grazie a un marchio unico sostenuto da controlli qualità, le aziende associate adesso beneficiano di una piattaforma di lavorazione agile, in grado di commercializzare prodotto in modo strutturato, che ci consente di ottimizzare i costi di produzione grazie a un lavoro di squadra".
Contatti:
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95034 Bronte (CT)
Cell.: +39 327 280 4337
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