"Dobbiamo sostenere il settore castanicolo amiatino che ha un valore paesaggistico e sociale imponente, come pure una fondamentale funzione idrogeologica che vale molto di più del prodotto stesso". Così Attilio Tocchi, presidente di Confagricoltura Grosseto, che è intervenuto su un tema fondamentale per territori come quelli amiatini, in cui la castagna ha un ruolo prioritario.
Recentemente in Regione Toscana si è svolto un tavolo tecnico al fine di analizzare l'andamento del cinipide del castagno che dal 2009 al 2014 ha causato seri danni alla produzione di tutta la regione e discutere a tutto tondo sul tema "castagno".
Castagna del Monte Amiata IGP
"Apprezziamo quanto ha fatto la Regione ai fini del monitoraggio – commenta Tocchi - dai cui risultati, secondo le analisi del CREA, emerge che il livello di diffusione da parte dell'insetto antagonista del cinipide, immesso fino al 2015, va dal 40 al 100%, a seconda delle zone e dalla conduzione del castagneto e pertanto sarebbe improduttivo effettuare nuovi lanci per favorire la lotta biologica. Il Monte Amiata è un'area molto sensibile dove l'insediamento dell'insetto antagonista è avvenuto con più difficoltà e dunque merita una ulteriore attività di monitoraggio".
"Bene dunque non ripetere i lanci – continua Tocchi – ma valutare zona per zona ed intervenire con strumenti a sostegno della produzione se questa venisse meno in seguito ad attacchi parassitari".
Fonte: Grosseto Notizie