Lo stato sanitario dei castagneti è più che soddisfacente, almeno sul fronte del cinipide. Elvio Bellini, uno dei maggiori esperti nazionali del settore castagne e coordinatore del centro studi di Marradi, afferma che "Da più parti vengono segnalati "nuovi focolai di Dryocosmus kuriphilus", il Cinipide galligeno. Se qualcuno pensava che con i ripetuti rilasci del Torymus sinensis (diretto antagonista del Cinipide), le galle sarebbero scomparse definitivamente dai castagneti, ebbene si sbagliava".
"Ormai il Cinipide si è inserito nell'ecosistema castagneto e, con esso, il suo antagonista. Entrambi convivono in equilibrio e noi dobbiamo favorire nel migliore dei modi questo raggiunto equilibrio, per esempio evitando di bruciare il materiale di potatura che contiene galle secche, dove è certamente presente il Torymus. Sto visitando castagneti e vedo qua e là delle galle, ma in quasi tutte trovo l'antagonista e vedo anche tanti fiori che si stanno schiudendo. Quindi nessun allarmismo, ma solo attenzione a non alterare il raggiunto equilibrio biologico".
A conferma di quanto sostenuto da Bellini vi è uno studio dei ricercatori Chiara Ferracini e Alberto Alma dell'Università di Torino. "Malgrado molto castanicoltori - si legge in un articolo dei ricercatori pubblicato su "Il Coltivatore cuneese - siano nuovamente allarmati per la presenza di alcune galle, ciò non deve destare alcuna preoccupazione. Il fitofago subisce oscillazioni e, con esso, di conseguenza anche l'antagonista. E' importante che le galle non vengano asportate perché è proprio da quelle che riparte la lotta dell'insetto utile".