"Quest'anno si prevede un'annata di carica sia per le drupacee che per le pomacee; per entrambe si prospettano buone campagne. Le temperature insolite di maggio, accompagnate da acquazzoni e grandine non hanno giovato alle sorti dei raccolti. Volendo fare una panoramica circa l'attuale situazione, qui in zona Mugnano di Napoli ci sono stati forti acquazzoni e grandinate, tanto da riportare una perdita di ciliegie del 10% rispetto allo scorso anno. In zona Chiaiano, invece, è andato tutto distrutto. Non prevedevamo un'annata così, e non eravamo preparati: quindi nessuna assicurazione e nessuna rete antigrandine". Così riporta a FreshPlaza.Angelo Fioretti, figlio dell'imprenditore agricolo dell'omonima azienda.
"Quest'anno abbiamo riportato un ritardo di circa una ventina di giorni, proprio a causa del clima. Tra le diverse varietà di ciliegie che coltivo: Early Lory, Arecca (detta anche Recca), Arecca con la striscia e Ciliegia Del Monte; quella che mi dà sempre molte soddisfazioni, spuntando sempre prezzi entusiasmanti, è l'Arecca con la striscia".
"Si tratta di una cultivar tipica di Marano, più tardiva, dolce, croccante con una striscia bianca che parte dal peduncolo e termina all'estremità opposta. Molto apprezzata dal consumatore e dal mercato, se allevata con giuste tecniche di produzione, dà molte soddisfazioni".
"Ho ancora una collezione storica di Ciliegie del Monte, altra varietà tipica del napoletano, a pasta chiara e più acidula. E' un prodotto di nicchia che, con il passar del tempo, perde sempre più la sua importanza e viene sempre meno apprezzato dal consumatore; lo scorso anno l'ho venduta a 0,70 €/ Kg. Credo seriamente che le espianterò a breve, sia perché hanno un portamento abnorme dato che sono franche di piede, sia perché non sono più richieste dal mercato".
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"Da piccolo produttore che vende a km 0 durante tutto l'anno e fa azienda agricola 365 giorni l'anno, producendo diverse referenze ortofrutticole, mi ritengo fortunato dell'andamento aziendale e soddisfatto del feedback ottenuto dai clienti che hanno modo di constatare la freschezza del mio prodotto".
"Tuttavia, se devo essere onesto, per il futuro non ho aspettative rosee; da piccolo produttore, per me è sempre più difficile rimanere competitivo, nonostante io cerchi di stare sempre al passo con i tempi, rinnovando il parco macchine e le varietà, la mia azienda fa i salti mortali per continuare a esistere".
Az. agr. Fioretti Antonio
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