Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Marc Peyres, di Blue Whale :

C'è differenza tra vendere le mele e spedirle semplicemente

Marc Peyres, direttore commerciale e marketing per le esportazioni della compagnia francese Blue Whale, è molto chiaro circa la differenza che esiste tra "vendere" e "spedire". "Vendere significa individuare prezzi equi per i produttori. Spedire significa semplicemente smaltire le merci. Quando inviamo mele in Egitto, India o Cina a prezzi molto bassi si tratta di spedizione, non di vendita. Oggigiorno, quando in alcuni paesi le scorte sono molto abbondanti, gli operatori sono obbligati a spedire a prezzi molto bassi".

Con l'intenzione di vendere e non di spedire, la Francia ha rinnovato i suoi frutteti 15 anni fa. "Abbiamo ridotto la produzione e rivisto l'assortimento varietale. I nostri produttori hanno fatto un grande sforzo. Oggi ci concentriamo sulla qualità. La Francia produce in modo molto diverso rispetto agli altri paesi europei. A livello globale i mercati sono tranquilli, al momento, ma gli aspetti di varietà e qualità giocano comunque un ruolo importante. Non vendiamo le nostre mele a prezzi estremamente bassi come succede per le mele polacche, per esempio".

Una stagione particolare per Blue Whale
Quest'anno, Blue Whale ha registrato un raccolto di piccole dimensioni, con pochi frutti, soprattutto nella zona sud-occidentale. "Abbiamo meno volumi disponibili rispetto all'anno scorso. Molti altri paesi, d'altra parte, hanno registrato un abbondante raccolto, quest'anno".

Nel 2017/18, il raccolto europeo di mele europeo era stato deficitario. "Alla fine della stagione, il mercato era vuoto e i prezzi elevati, con una forte domanda fino all'inizio di questa stagione. Abbiamo valutato l'opportunità di vendere una grande parte delle nostre mele all'inizio della stagione. La nostra decisione è stata influenzata anche dalle alte temperature dell'estate. Infatti, abbiamo tenuto conto del fatto che alcune varietà estive, come la Royal Gala, non si sarebbero conservate bene in cella. In termini generali, questa stagione è deludente perché ci mancano i volumi in un contesto europeo di produzione eccessiva. Tuttavia, in termini di prezzo siamo andati meglio del previsto".

Blue Whale ha quasi terminato le sue scorte di Gala, Granny Smith e delle varietà rosse. "Tutto ciò che ci è rimasto sono le vere varietà francesi che si vendono piuttosto bene, come la Chantecler e la Canada Gris. Ci sono rimaste anche alcune Pink Lady e Joya. La Pink Lady si vende molto bene, per il momento, con una buona qualità. La mela Joya è arrivata sul mercato due settimane fa. Al momento stiamo assistendo a un'accelerazione delle vendite, persino migliore degli anni scorsi".

Blue Whale vende le sue Fuji a prezzi più alti rispetto all'anno scorso. "La domanda è buona per le Fuji di buona qualità. Il raccolto è più basso del 30% rispetto a un anno normale e questo spiega in parte la situazione!"

"Sul mercato europeo in generale le vendite sono molto più difficili e piuttosto rallentate - spiega Marc - Vendiamo meno sul mercato europeo, che si tratti di Nord Europa o Sud Europa. Tuttavia, visto che abbiamo meno frutti da vendere, questa situazione drammatica non ci ha interessato particolarmente. Se avessimo avuto grandi scorte, ora saremmo estremamente preoccupati".

Il team Blue Whale a Fruit Logistica

La varietà miracolosa
Attualmente ci sono molte varietà, vecchie e nuove. "Tutti pensano di avere la mela giusta, ma nella realtà è il consumatore che sceglie, basandosi soprattutto sul sapore, per il quale è disposto a pagare. Non tutte le nuove varietà annunciate presentano un reale interesse rispetto a quelle che già abbiamo". Non esiste la varietà miracolosa di mele, insomma.

Condizioni favorevoli sul mercato cinese
Blue Whale esporta una piccola parte dei suoi volumi in Cina. "Le tariffe doganali imposte sulle mele americane hanno facilitato l'export di prodotto francese in Cina, oltre al fatto che il raccolto cinese è stato più basso del 30% rispetto a un anno normale. Inoltre abbiamo beneficiato del fatto che i prezzi locali sono stati più alti. Tuttavia, per noi la Cina resta un mercato di nicchia che non contribuisce molto al risultato finale, al contrario di quanto si potrebbe pensare".

Preferenze di sapore in Asia
"Le mele polacche vengono vendute a prezzi talmente bassi sul mercato asiatico, che non sono economicamente redditizie - afferma Marc - Non c'è redditività, né interesse. Oggi, in Europa, non stiamo producendo varietà che possano permetterci di sviluppare un mercato in Asia. La maggior parte delle mele prodotte in Europa non infatti è adatta alle preferenze di sapore del consumatore asiatico. Potremo vendere di più in Asia solo una volta che avremo sviluppato nuove varietà adatte a questo mercato, e non si tratta necessariamente di quelle che sono popolari in Europa; sta proprio qui la difficoltà. Con le varietà che abbiamo in Europa, il nostro potenziale di esportazione in Asia è molto limitato in termini di sviluppo dei volumi a prezzi decenti".

Contatti:   
Marc Peyres
Blue Whale
1205 Avenue de Falguières
82004 Montauban Cedex
Phone: +33 (0)5 63 21 56 56
Email: marc@blue-whale.com  
Web: www.blue-whale.com   

Data di pubblicazione: