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Il mercato americano non e' ancora pronto per le uve peruviane

Gli arrivi di uve da tavola peruviane negli Stati Uniti stanno procedendo a rilento, con molti importatori in attesa che termini la stagione californiana, con frutta presente in grandi quantità. Ci sono già stati alcuni arrivi, ma non si prevedono altre spedizioni fino a dicembre.

"I primi arrivi hanno interessato una varietà esclusiva bianca senza semi delle regioni settentrionali del Perù - ha osservato Ira Greenstein della Direct Source Marketing - Tra poco vedremo più frutta, questa volta da Ica, comprese le cultivar Flame e Crimson senza semi, che arriveranno negli Stati Uniti durante l'ultima settimana di novembre e la prima di dicembre".

Frutta peruviana diretta altrove
Si dice che i volumi di uva da tavola californiana ancora presenti sul mercato siano a un livello storicamente alto e, sebbene ci sia un notevole movimento commerciale, il mercato è molto debole. "Secondo il più recente California Storage Report, sul mercato c'è un aumento del 40% della quantità di uva da tavola californiana, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso", ha spiegato Greenstein. "Prevediamo che questi volumi, storicamente alti, continueranno fino alla metà di dicembre. I prezzi non sono buoni, nonostante la California abbia registrato un record nel numero di spedizioni, in alcune settimane superiori a 5 milioni di cassette alla settimana. Dovremmo continuare ad assistere a numerose promozioni fino almeno alla metà di dicembre".

Greenstein: "Questa è la varietà esclusiva Arra 15 senza semi del nostro più grande produttore, nel nord del Perù, che arriverà negli Stati Uniti entro il 15 dicembre".

Non ci sono al momento condizioni molto favorevoli per l’export di uva da tavola peruviana o di altre origini oltremare. Pertanto, i coltivatori e gli esportatori peruviani sono stati incoraggiati a trovare sbocchi migliori. Greenstein ritiene che, in questa stagione, l'Europa assisterà a un aumento delle importazioni di uva da tavola peruviana.

"Come commercianti, abbiamo lanciato l'avvertimento ai viticoltori sudamericani perché mandino i loro frutti altrove e loro ne hanno tenuto conto, con i coltivatori della regione settentrionale di Piura che convogliavano quasi il 75% delle loro colture verso i mercati europei -ha dichiarato - I volumi complessivi di uve da tavola peruviane negli Stati Uniti non dovrebbero essere ingestibili, dal momento che molti coltivatori hanno spedito l’uva in Europa".

"Attualmente, la maggior parte dei rivenditori statunitensi non ha preso in considerazione l'offerta peruviana, quindi il più di quanto è arrivato è andato all'ingrosso. In prospettiva, quest'anno ci sarà un aumento dei volumi complessivi dal Perù e, da metà gennaio ad aprile, si punterà a raggiungere volumi stabili e sostenibili".

In arrivo maggiori volumi di varietà esclusive
Insieme a una quantità sempre crescente di uve da tavola coltivate in Perù, c'è stata anche una spinta ad aumentare i volumi di uve brevettate. Sembra che il Perù abbia intenzione di rafforzare la sua posizione nel fornire uva da tavola, con l'obiettivo di aumentarne i volumi e la finestra di disponibilità, in particolare per quanto concerne le nuove varietà.

"Come industria, vedremo un aumento dei volumi di varietà brevettate, in Perù - ha spiegato Greenstein - C'è stato un orientamento verso nuove piantagioni di uve protette da royalties, che in genere richiedono da uno a tre anni per maturare: una fase ormai già terminata. Quindi dovremmo vedere non solo un quantitativo più sostenibile, ma anche una stagione più lunga, con molti coltivatori capaci di prolungare la disponibilità di quelle varietà esclusive fino a marzo".

Per maggiori informazioni:
Ira Greenstein
Direct Source Marketing
Tel.: +1 (914) 241 4434
Email: ira@directsourcemktg.com
Web: www.directsourcemktg.com

Data di pubblicazione: