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Le previsioni di sviluppo di mele e pere rivelano una combinazione di fattori che potrebbe incidere sul risultato produttivo

Secondo HK-Horticultural Knowledge srl, start-up fondata da ricercatori dell'Università di Bologna per svolgere attività di ricerca e fornire servizi di frutticoltura di precisione (www.hkconsulting.it), la combinazione di basse temperature nel mese di febbraio 2012 e nel periodo della fioritura-allegagione delle pere e delle mele sta causando una situazione anomala le cui conseguenze vanno attentamente valutate e comprese, per potervi porre rimedio.

"In risposta ad inizi di campagna che facciano temere per la presenza di un carico di frutti per albero insufficiente, le pratiche colturali sono normalmente di intervenire con diradamenti leggeri, fino al punto di non diradare, pur di avere sulla pianta il numero di frutti più vicino possibile a quello ritenuto congruo con la capacità produttiva dell'albero", afferma il prof. Luca Corelli Grappadelli (nella foto qui sotto), dell'Università di Bologna e socio di HK-Horticultural Knowledge srl. "Quando però questo avviene sacrificando alcuni dei criteri basilari della fisiologia, non è solo a rischio la produttività della pianta, ma soprattutto la qualità del prodotto".

Nella sua attività di monitoraggio, HK-Horticultural Knowledge srl sta riscontrando che spesso sono presenti mazzetti di 2 o più frutti (vedi foto sotto) che normalmente sarebbero "singolarizzati" ma che, vista la ridotta presenza di fiori e la ulteriore riduzione nell'allegagione dei frutti causata dai freddi primaverili, sono stati lasciati nella speranza che possano raggiungere dimensioni adeguate.

Un ulteriore elemento che spinge gli agricoltori in questa direzione è il fatto che, a livello di pianta, il numero di frutti totale spesso appare corretto, se non a volte perfino inferiore all'ottimale. Se poi l'andamento stagionale presenta prolungati periodi di alte temperature e assenza di precipitazioni, a questa situazione si sovrappone la difficoltà di alimentare 2 e a volte 3 frutti attraverso le connessioni vascolari (floema e xilema) che normalmente sono dedicate al rifornimento di un solo frutto.


"Mazzetti" di frutti sullo stesso ramo.

"Banalizzando un po' la questione con un esempio 'idraulico' – continua Corelli Grappadelli – è come se si volessero rifornire il doppio o il triplo delle utenze da una condotta normalmente utilizzata per alimentarne una soltanto. Ci saranno per forza periodi in cui le consegne non potranno soddisfare le richieste". La conseguenza è che, pur se a livello di albero esisterebbe la potenzialità fotosintetica per soddisfare le esigenze di carboidrati necessari alla crescita, questi faticano ad arrivare ai frutti in misura sufficiente ad alimentarne lo sviluppo, con ripercussioni negative su quest'ultimo processo.

HK – Horticultural Knowledge srl sta rendendosi conto di questa peculiarità che caratterizza il 2012 per le specie pero e melo, attraverso le previsioni di calibro medio alla raccolta e di distribuzione di classi di pezzatura che sta rilasciando ai propri clienti, fra cui parecchi coltivatori della varietà di pregio Pink Lady®. "Il 2012 è un'annata in cui occorre seguire molto bene lo sviluppo dei frutti perché abbiamo una coincidenza di due fattori potenzialmente negativi, la distribuzione non ottimale dei frutti nella chioma e un andamento stagionale decisamente caldo", è il commento di Luigi Manfrini, presidente di HK.

Un accrescimento non ottimale di frutti è stato rilevato in diverse aziende, che hanno però potuto riequilibrare le situazioni critiche mediante un adeguamento dell'irrigazione o provvedendo ad un intervento di diradamento manuale dei frutti, consigliato da HK nei casi più problematici. "Stiamo misurando un incremento di qualche decimo di grammo al giorno nella velocità di crescita del frutto laddove vengono seguite le nostre indicazioni" afferma Manfrini, "per quanto piccolo, questo miglioramento si traduce in uno spostamento significativo verso l'alto della distribuzione in classi di pezzatura della produzione dell'intero frutteto, con ricadute positive sulla redditività dell'appezzamento. Questo miglioramento è tale da giustificare le maggiori spese per il diradamento, che si deve fare a mano. E' chiaro che ogni situazione va valutata singolarmente, evitando generalizzazioni che sono l'esatto contrario del core business di HK – Horticultural Knowledge srl". (http://blog.hkconsulting.it/2012/07/il-monitoraggio-in-tempo-reale-rivela-i-suoi-punti-di-forza/)

Contatti:
HK – Horticultural Knowledge

Luigi Manfrini
Presidente
luigi@hkconsulting.it
Cell.: +393474643264

Emanuele Pierpaoli
Responsabile commerciale
emanuele@hkconsulting.it
Cell.: + 39 338 9438021
Data di pubblicazione: