Il ministro colombiano all'agricoltura, Juan Guillermo Zuluaga Cardona, ha dichiarato che l'ananas sta vivendo un buon momento e che, secondo le proiezioni, nel 2018 il paese produrrà circa 950mila tonnellate del frutto. Ha anche affermato di aver ottenuto l'apertura del mercato argentino a questo prodotto colombiano.
A maggio, il Servizio fitosanitario argentino (Senasa) ha autorizzato l'ingresso dell'ananas colombiano nel loro mercato. La determinazione è stata raggiunta dopo il lavoro svolto dall'Istituto agricolo colombiano (ICA) in collaborazione con l'ente argentino.
L'ananas fa parte dell'Alianza Agro Exporta, un lavoro congiunto dei ministeri colombiani di commercio, industria, turismo e quello dell'agricoltura, che cerca di posizionare i prodotti agricoli colombiani che hanno un potenziale di esportazione nei mercati internazionali. Il dipartimento di Huila è parte di questa alleanza.
Intanto il capo del dicastero agricolo, Juan Guillermo Zuluaga Cardona ha affermato che il 49% della produzione di ananas è stata consumata fresca, il 2% è stato esportato e il restante 49% è stato utilizzato dall'industria nazionale per produrre dolci, marmellate, condimenti, sciroppi, ecc.
Secondo il ministero agricolo, la superficie seminata è aumentata del 32% dal 2014 al 2017, mentre i raccolti sono aumentati del 3%, grazie all'utilizzo di sementi certificate.
Una buona opportunità per questo frutto è quella di puntare al mercato interno; i Colombiani consumano attualmente 1,3 chilogrammi a persona al mese, mentre il consumo procapite negli Stati Uniti è di 2,2 al Kg.
L'anno scorso, le esportazioni di ananas della Colombia hanno totalizzato 11 milioni di dollari, circa il 10% in più rispetto al 2016, quando le spedizioni internazionali ammontavano a quasi 10 milioni di dollari. Nel primo trimestre del 2018, le esportazioni sono a 2,5 milioni di dollari, vale a dire il 4% in più rispetto allo stesso periodo del 2017.
"Esportiamo i nostri ananas all'estero via mare in diversi paesi, come il Cile, i Paesi Bassi e gli Stati Uniti, e, via aerea, in Francia e in Italia, ora saremo anche in grado di accedere al mercato argentino, che ha già autorizzato la fattibilità", ha concluso Zuluaga.
Fonte: diariodelhuila.com