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I cerasicoltori spagnoli protestano contro il divario di prezzo tra produttore e consumatore

Di recente, centinaia di coltivatori di ciliegie della Valle del Jerte hanno protestato contro i prezzi estremamente bassi che si registrano per questo prodotto.

Il settore chiede ai governi centrali e regionali di intervenire sulla questione. "Chiediamo che venga fissato un prezzo minimo, in modo da poter coprire almeno i nostri costi, ma lo chiediamo anche per il consumatore, perché stanno acquistando ciliegie pagandole a prezzi esorbitanti - ha affermato il portavoce della piattaforma Valle del Jerte Unido, Raúl Heras - La situazione è molto seria, dal momento che stiamo ricevendo solo 0,40 euro e il frutto viene, in seguito, venduto anche fino a 18 euro al chilo".

"Questo ci sta rovinando, perché il prezzo minimo per coprire i costi di produzione è di 1 euro, e non ci siamo nemmeno vicini" ha detto Heras, il quale sottolinea che la campagna delle ciliegie non è affatto buona. "Dobbiamo fare qualcosa se vogliamo rimanere a galla".

Heras, ad esempio, chiede misure per impedire lo scarto delle ciliegie che non hanno forme standard. "Stiamo buttando via cibo di qualità solo perché non soddisfa gli standard estetici - ha sottolineato Heras - Piuttosto preferirei che fosse portato in una mensa per i poveri".

Il presidente di Asaja Extremadura, Ángel García Blanco, ha chiesto con urgenza e in via eccezionale il ritiro di gran parte della produzione di ciliegie dalla Valle del Jerte affinché si proceda alla regolamentazione dei prezzi.

Fonte: EFE
Data di pubblicazione: