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Il pistacchio siciliano di nicchia si trova ad Agrigento

Va dato merito di aver rivitalizzato la coltivazione del pistacchio all'Associazione tra produttori Pistacchio della Valle del Platani, formata in origine da 20 produttori, i cui appezzamenti sono dislocati lungo tutta la valle del fiume Platani da cui, appunto, prende in nome.


Pistacchio della Valle del Platani

Il pistacchio è un albero della famiglia delle Anacardiaceae che può raggiungere un'altezza di circa 12 metri ed è stato introdotto in questo territorio dai Greci. Il frutto è una drupa con un endocarpo ovale a guscio sottile e duro, contenente il seme, chiamato comunemente pistacchio, che ha colore verde vivo sotto una cuticola violacea.

Ma torniamo all'Associazione, i cui soci oggi sono diventati ben 45, per 19 Comuni coinvolti, e una superficie - in tutta la Valle del Platani - di circa 200 ettari.

Si tratta di impianti secolari, che assicurano una produzione di circa 250 tonnellate (negli anni di carica, NdR), ai quali si aggiungono circa 180 Ha di pistacchieti di età tra 1 e 10 anni che iniziano a fare aumentare la produzione. I terreni sono calcarei, il frutto è un seme verde smeraldo con un gusto intenso, una vera delizia al palato.


Sopra: Marcello Di Franco, presidente dell'Associazione tra Produttori del Pistacchio della Valle del Platani


"Il pistacchio della Valle del Patani - dice Marcello Di Franco, presidente del sodalizio - viene apprezzato tantissimo dai pasticceri perché è più oleoso rispetto ad altri e facilita le fasi di lavorazione alla quale non necessita l'aggiunta di prodotti liquidi per la lavorazione meccanica".

"In diversi periodi dell'anno si svolgono delle giornate informative e formative dedicate alle tecniche di coltivazione e di conduzione del pistacchieto - continua il presidente - il cui scopo è quello di migliorare la quantità e la qualità del prodotto ottenuto. Alcune aziende associate oggi si sono convertite al biologico".

"E' un prodotto dalle caratteristiche organolettiche uniche come è stato dimostrato da una recente ricerca i cui risultati sono stati presentati all' European Symposium on Food Safety il 13 Maggio 2016 (vedi pagg. 77 - 78 del rapporto Abstract IAFP ATHENS 2016 - ndr)".

"Un particolare ringraziamento per la costituzione dell'associazione e per l'aiuto a superare i problemi che si possono verificare in una organizzazione come la nostra - prosegue Di Franco - va al personale e ai dirigenti delle ex SOAT oggi UIA di Casteltermini, Agrigento, Aragona, Cianciana che si sono succeduti, i quali ci hanno sostenuti e consigliati. Un particolare grazie lo dobbiamo alla persona del Dott. Mario Balzani, colui che ha voluto dare un'impronta positiva alla realizzazione della nostra Associazione e dei nostri progetti".

La Pianta di pistacchio ha fiori unisessuali ed è dioica, quindi vi sono piante con soli fiori maschili e piante con soli fiori femminili (che producono i frutti). I fiori sono a petali e raccolti in cime. Un albero maschile, quello comunemente impiantato nel territorio in questione, è il Santangilisi, ovvero Santangelese, che prende il nome del territorio di Sant'Angelo Muxaro e può produrre abbastanza polline per fecondare fino a 10/11 piante femminili.

"La fioritura avviene nel mese di aprile - conclude Marcello Di Franco - e la raccolta dei frutti avviene tra settembre e ottobre. La varietà è la Bianca o comunemente nostrana; quando raggiunge la maturazione, il mallo esterno è di colore bianco candido e vellutato, piacevole al tatto, e rilascia un profumo unico e inconfondibile. Esso ricopre il guscio giallo e legnoso che protegge il seme, di colore verde smeraldo avvolto dalla cuticola di colore violetto".


Pistacchieto agrigentino

Il pistacchio fruttifica in un ciclo biennale e ciò, insieme alle variazioni climatiche, causa grandi oscillazioni nelle rese e di conseguenza nei prezzi. In realtà la pianta produce frutti tutti gli anni, ma è molto soggetta ad alternanza di produzione: si hanno perciò anni di carica e anni di scarica. Ci sono molte altre piante da frutto con questa caratteristica che si cerca di limitare, diradando i frutti nell'anno di carica. Nel pistacchio, invece, si tolgono completamente, annullando la produzione negli anni di scarica per aumentarla negli anni di carica. La coltura dunque avviene con ciclo biennale; grazie a una particolare potatura, si riesce a far si che nell'anno di scarica si ottenga un 40-50% della produzione.

Contatti:
Associazione Produttori Pistacchio valle del Platani

Via Latina, 1
92020 San Biagio Platani (Ag)
Tel. (+39) 09221756812
Email: info@pistacchiovalledelplatani.it
Web: www.pistacchiovalledelplatani.it