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Israele: calo nei volumi produttivi delle ciliegie

A seguito di un altro inverno secco, i coltivatori israeliani di ciliegie si stanno attrezzando per affrontare la terza stagione consecutiva connotata da un calo produttivo. Dopo aver superato le 4.000 tonnellate negli anni di picco, quest'anno si prevede un raccolto di appena 2.500 tonnellate, e una stagione più breve del solito. Di conseguenza, i prezzi delle ciliegie coltivate localmente dovrebbero risultare all'incirca di 8 euro al chilo, un valore nettamente superiore alla normale fascia di prezzo.



In linea generale, le ciliegie sono considerate un mercato in crescita per gli agricoltori israeliani, come si è visto negli ultimi anni dall'incremento delle superfici coltivate. La popolazione israeliana consuma quasi esclusivamente ciliegie fresche, piuttosto che quelle trasformate, facendo sì che la produzione locale abbia un vantaggio sull'import. Tuttavia la stagione israeliana è breve: comincia verso la fine di maggio e dura fino a luglio. Il resto dell'anno sono le importazioni a colmare il vuoto produttivo.

La crescita della produzione di ciliegie in Israele ha portato i coltivatori locali a esaminare la possibilità di esportare in mercati esteri l'eccesso di offerta. La campagna cerasicola israeliana coincide con quella europea, rendendo difficile la competizione in alta stagione. Un successo limitato è stato comunque ottenuto dalla commercializzazione di ciliegie precoci nel Europa settentrionale e in Inghilterra, così come dalla vendita di ciliegie biologiche in supermercati specializzati.

Questi piccoli successi, e la maturazione costante della produzione locale, sfociano in un maggiore interesse nell'export verso mercati come Sudafrica e Asia sudorientale, potenziali target dell'espansione.
Data di pubblicazione: