Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Piemonte: in aumento il problema del cimiciato su nocciole

Secondo quanto riportato dall'anagrafe agricola unica del Piemonte, nel 2016 la superficie corilicola piemontese è passata dai 18.200 ettari del 2015 ai 20.800 nel 2016; la produzione è aumentata di oltre il 30% rispetto al 2015 e, soprattutto, si contano mille nuove aziende produttrici, arrivando così a 9.800 aziende nel 2016. Le principali provincie di produzione sono, nell'ordine: Cuneo, Asti e Alessandria.

"Essendo la corilicoltura un settore importantissimo dell'agricoltura piemontese – dichiara Maria Corte, responsabile Agrion per questo comparto - Agrion è oggi impegnata in diversi progetti che interessano la filiera vivaistica di qualità, al fine di ottenere materiale vivaistico certificato sotto il profilo clonale e sanitario (Progetto VIVA.COR), le tecniche innovative per la gestione ecosostenibile dei polloni e del manto erboso e dei noccioleti (Progetto CORI.ECO) e la valorizzazione energetica dei residui di potatura del nocciolo".

Situazione cimici
Sono diverse le cimici del nocciolo catturate in Piemonte in sei anni di ricerche, nei corileti delle Langhe; tuttavia il vero allarme è arrivato con la recente introduzione della cimice asiatica, Halyomorpha halys.



Claudio Sonnati, tecnico Agrion per la corilicoltura, riferisce: "I controlli eseguiti fino al 10 di dicembre su campioni di nocciole raccolti dove sono stati effettuati i frappage evidenziano un danno medio di cimiciato pari al 6,6%, contro valori compresi fra 1,3-2,5% delle annate precedenti".

"Tutto l'impegnativo lavoro di frappage e raccolta delle campionature è stato fatto con l'ausilio e la collaborazione dei tecnici dei centri di assistenza della OPA (Organizzazioni Professionali Agricole). Nel 2016 abbiamo seguito l'evoluzione delle popolazioni della H. halys da metà maggio all'ultima decade di luglio. Questo pentatomide, estremamente polifago e gregario in tutte le stagioni, all'atto dello spostamento da altre colture al nocciòlo, determina un rapido e puntuale incremento dei danni".


Danni su nocciole da Haliomorpha halys.

Oltre al monitoraggio, i tecnici di Agrion hanno saggiato l'efficacia di alcuni prodotti per il contenimento della cimice.

Le prove hanno mostrato che Acetamiprid ed Etofenprox hanno ottenuti buoni risultati quando applicati da soli ai diversi dosaggi, ma la loro miglior performance si è osservata quando sono stati usati insieme tra loro e con Lamda-cialotrina. Si è registrata una sensibile riduzione del danno da cimici, inclusa Halyomorpha halys, alla raccolta rispetto alle piante non trattate.

"Tuttavia, sono necessarie nuove sperimentazioni per capire al meglio il comportamento dell'insetto in relazione agli effetti diretti (cioè abbattente) ed indiretti (cioè repellente) dei prodotti utilizzati – concludono i tecnici - Ulteriori dati verranno presentati durante il convegno dedicato al nocciòlo che si terrà prossimamente in Piemonte".

Contatti:
Maria Corte, Claudio Sonnati
Agrion -Fondazione per la ricerca l'innovazione e lo sviluppo tecnologico dell'agricoltura piemontese
Via Falicetto, 24
12030 Manta (CN)
Tel.: (+39) 0175 1953030
Centro Sperimentale per la Corilicoltura
Strada Provinciale, 31/2 – 12050 Cravanzana (CN)
Unione Montana Alta Langa, via Oberto, 1
12060 Bossolasco (CN) – Telefono 0173 799000
Email: m.corte@agrion.it
Email: c.sonnati@agrion.it