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"Due agricoltori si fanno i conti in tasca: "Sono mancati almeno 20 cent al kg"

Pesche e nettarine: liquidazione al di sotto delle aspettative

Sotto l'albero di Natale, i produttori di pesche e nettarine in Emilia-Romagna hanno trovato 20-25 centesimi in meno per ogni chilogrammo di pesche e nettarine, rispetto a quello che si attendevano per poter essere soddisfatti. Lo confermano alcuni produttori di frutta che abbiamo interpellato a inizio anno.

"Non possiamo ritenerci soddisfatti – spiega Fabiano Mazzotti, portavoce del Gruppo trasversale agricoltori – in quanto la media di liquidazione di pesche e nettarine è stata bassa. Certo, in tanti dicono che è stata superiore al 2015, ma vi ricordate che pianto greco fu la scorsa annata? Io posso portare l'esempio della mia azienda, sita nella provincia di Ravenna. La media di tutti i chilogrammi conferiti è stata di 0,5088 euro e per lo più con prodotto di ottima qualità. Con 50 centesimi al kg non si va da nessuna parte. Ho verificato che le nettarine bianche hanno ottenuto una media fra i 54 e i 57 cent/kg, quelle gialle fra i 45 e i 47 cent/kg. La prevalenza dei calibri era A e AA".



Conti in tasca anche per il produttore Daniele Lega. "Per essere vagamente contento mi mancano 20/25 cent/kg. La media a casa mia è stata di 49 cent per Azurite, 50 per Big Top e Gea, 40 per Orion. Ma ciò che mi preoccupa non è solo il mero prezzo di liquidazione, quanto il contesto in cui si è formato. Quest'anno la produzione era in calo in diversi bacini produttivi. Si è parlato di un -30% in Spagna e di un calo analogo in Italia. In passato, in annate così, si otteneva un gruzzoletto utile per ripianare la cassa delle annate magre. Quest'anno invece abbiamo pareggiato. Qualcuno si accontenta di non averci rimesso, ma io no".



Lega possiede 13 ettari di frutteto in comune di Faenza. La metà sono di pesche e nettarine, il resto di mele e susine. "Altro dato preoccupante – aggiunge Lega – sta nella differenza minima fra il prodotto di qualità e quello inferiore. Ad esempio, fra i calibri AA e C alcune liquidazioni hanno avuto una differenza di soli 10-15 centesimi. Tutti ci dicono di puntare alla qualità, che coincide troppo spesso con il calibro, ma alla fine questa non viene adeguatamente remunerata".



E, vagheggiando tempi ormai passati, conclude": "Negli anni '90, in un'annata di bassa produzione come questa, si incassavano dalle 800 alle 1000 lire al kg in pesche e nettarine. Con la dovuta conversione in euro, è la stessa cifra liquidata nel 2016. Solo che i costi sono triplicati rispetto ad allora!".