Dai dati emerge che, per la prossima campagna, il prodotto più performante saranno i pistacchi, la cui produzione crescerà nel mondo del 37%, fino a una quota di poco al di sotto delle 704mila ton. Più della metà di queste (si stima 363mila ton) verranno dagli Stati Uniti che così si confermano leader del settore.

Raccolta di mandorle negli Stati Uniti. (Foto d'archivio)
Più moderata invece la crescita nella produzione di arachidi, che crescerà di un 1,8%; un dato che però comprende anche la parte di arachidi destinata all'industria di trasformazione per la produzione appunto di olio di arachidi. Considerando solo le arachidi fresche, la produzione arriverà a 24 milioni di ton. In questo campo, i due maggiori produttori mondiali sono Cina e India, che nel settore stanno investendo parecchio in termini di nuove piantumazioni: nei due paesi le superfici così coltivate sono cresciute rispettivamente del 15 e del 28%.
Alla voce frutta secca (come le prugne secche, etc etc) le stime dell'INC dicono che per la prossima stagione la produzione arriverà a quota 2,9 milioni di tonnellate, con una crescita del 4,4% rispetto alle 2,7 milioni di ton prodotte nel 2015/16. Qui si prevede che i prodotti che cresceranno di più saranno le albicocche secche e i cranberries secchi, con una crescita del 12% per entrambi i prodotti.
In base anche a quanto detto sopra, emerge come il leader nel settore siano gli Stati Uniti, in particolare la California nonostante il quarto anno consecutivo di siccità. Molti agricoltori sono stati in grado di usare con più efficienza l'acqua e i benefici si stanno vedendo: utili importanti, ma anche aumento nelle piantumazioni di mandorle, pistacchi e noci.
Nella classifica dei leader nella produzione di frutta a guscio e secca, agli Stati Uniti seguono Cina e Turchia. La prima sta eguagliando gli States nella produzione di noci, grazie all'introduzione di varietà ad alta resa. La seconda sarà invece leader mondiale, nella campagna 2016/17, nella produzione di nocciole: si stima ne produrrà più di 317mila ton, il 70% della fornitura mondiale.