
"A Latina avevamo previsto una diminuzione attorno al 20% - esordisce Bucella – invece certi produttori stanno registrando anche un meno 40%. Per noi, la zona di Latina ha un peso relativamente basso in termini quantitativi, però il dato è in linea con un calo generalizzato. Ciò è dovuto in parte all'andamento anomalo primaverile che ha penalizzato la fase di fioritura e allegagione. Va meglio in Emilia-Romagna dove ci attestiamo attorno a un meno 10-15%. Quel che ne guadagna sono i calibri: in media 1-1,5 calibro in più rispetto allo scorso anno".

Anche la qualità media ne ha tratto giovamento. Bucella riferisce di un prodotto che, in ingresso, ha registrato mediamente più di 7 gradi Brix, e sostanza secca oltre a 16,5.
"La raccolta nella nostra regione – spiega – è agli sgoccioli, mentre a Latina è iniziata da poco e si protrarrà ancora per diversi giorni".

Come sarà il mercato? Difficile prevederlo ma, stante le premesse, c'è ottimismo. "Con una qualità così elevata, attorno a metà novembre cominceremo le vendite del kiwi in Italia. Questo periodo serve per portare a termine la maturazione e aumentare brix e concentrazione di materia secca. L'auspicio è che i calibri maggiori e la buona qualità organolettica spingano il prodotto. Non sappiamo bene, a livello europeo, come inciderà il prodotto greco, anche perché non è chiaro che volumi abbiano in gioco".
In un'annata normale, Granfrutta Zani commercializza circa 15mila tonnellate di kiwi. Quest'anno, stante le previsioni, potrebbe attestarsi attorno alle 12.500 tons.

"La maggior parte del nostro prodotto è destinato all'export – aggiunge – almeno per il 70%. I mercati di riferimento, oltre ai soliti europei, sono sud America con Argentina e Brasile, Asia, Medio Oriente. Il mercato italiano è rappresentato per lo più dalla Gdo".

"Il nostro kiwi viene commercializzato in Italia con il nostro marchio per il 50%, mentre per la restante parte viene confezionato a marchio dei diversi clienti. Da alcuni anni abbiamo iniziato a commercializzare prodotto più maturo pronto a essere consumato subito a marchio "Solatia" che è il nostro brand per il prodotto di alta qualità".
"Al momento, la maggior parte del nostro kiwi – conclude Bucella – è il tradizionale verde, ma dai prossimi anni, grazie al consorzio Dorì di cui facciamo parte, aumenteranno in modo consistente anche le quote del giallo".
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