
Frutti e foglie a terra a causa della cascola. (Foto: azienda Agrisviluppo di San Martino di Ferrara)
"In certi pereti si registra un danno notevole – spiega Alessandro Passerini della ditta di consulenza tecnica Agri Point di Ferrara – soprattutto sulla varietà Abate. Le escursioni termiche di 10-15 giorni fa sono la causa di questo fenomeno. Anche la mancanza di ore di freddo invernale, secondo me, accoppiata agli sbalzi di temperatura, è una concausa".
Sulla stessa lunghezza d'onda è Massimo Mantovani, della società agricola Penna di Ferrara. "Nella nostra azienda abbiamo 150 ettari a pero e ho verificato che Abate è la varietà più colpita. La cascola è stata un danno ulteriore che si è aggiunto ad alcune grandinate che hanno colpito la zona. Un'altra varietà che abbiamo in coltivazione è la pera Williams per la trasformazione. In questo caso la cascola è stata meno incisiva".

I fenomeni più intensi di cascola si sono avuti 10-15 giorni fa. (Foto: azienda Agrisviluppo di San Martino di Ferrara)
Secondo alcune verifiche effettuate dalla Cia di Ferrara, il danno ha raggiunto picchi del 50-60%.
A sottolineare una situazione che preoccupa gli agricoltori di tutta la provincia è il Gie (Gruppo di interesse economico) Ortofrutta della Cia: "Devo necessariamente definire un'anomalia questi fenomeni così diffusi e generalizzati di cascola – spiega Vanni Branchini, membro del Gie e frutticoltore di Cia Ferrara – dopo un andamento vegetativo ed agronomico praticamente perfetto. I peri, ma anche gli albicocchi e i ciliegi, hanno avuto una fioritura abbondante, un buon inizio di allegagione con una grande produzione di foglie di grandi dimensioni e una caduta fisiologica dei frutti normale e positiva. Quelli che si presentavano ai nostri occhi, fino a metà aprile, erano davvero dei gran bei frutteti e c'era la prospettiva di una campagna di raccolta quantitativamente eccellente. Poi, verso la fine di aprile, le foglie hanno iniziato a restringersi o ingiallire, i frutti a cadere in maniera anormale e sono iniziati i problemi".

Più colpita la varietà Abate. Nei casi peggiori la cascola ha interessato il 50% delle pere. (Foto: azienda Agrisviluppo di San Martino di Ferrara)
"A compromettere l'andamento sono stati – conclude Branchini - le brusche e improvvise variazioni di temperature della fine di aprile: le stazioni metereologiche in campo nel periodo tra il 20 e 30 aprile hanno registrato temperature minime tra 0 e 4/5 gradi e fenomeni di brina non cristallizzata ma comunque consolidata. Poi i termometri sono letteralmente schizzati, nei momenti centrali della giornata, a 25 gradi all'ombra e 28 in pieno sole".