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A cura di Ottavio Cacioppo

Risparmio idrico e sostenibilità ambientale nella coltivazione del kiwi nel Lazio

Il nuovo Piano di Sviluppo Rurale (P.S.R. Lazio 2023-2027) recepisce le problematiche createsi a seguito del cambiamento climatico. Approvate con delibera il 12 gennaio 2023 e pubblicate sul bollettino ufficiale della Regione Lazio il 19 gennaio 2023, queste misure includono la produzione integrata, l'uso sostenibile dell'acqua e l'agricoltura di precisione.

Due gli obiettivi:

1 - risparmio dell'acqua irrigua, riducendo le perdite che si aggirano, con l'irrigazione delle piantagioni, su valori del 40-60%, utili per la base utilizzando le innovazioni del tipo irrigazione di precisione;

2 - fertilizzazioni razionali; trattamenti antiparassitari a basso impatto ambientale.

Il relatore Emanuele Tavelli

Lo scorso 3 maggio si è tenuto a Cisterna di Latina l'evento di divulgazione "KIWI SOST", incentrato sulle innovazioni nelle pratiche agronomiche per promuovere il risparmio idrico e la sostenibilità ambientale nella coltivazione del kiwi nella regione Lazio.

L'intervento "Produzione integrata" prevede un sostegno per ettaro di SAU (superficie agricola utilizzata) a favore dei beneficiari che si impegnano ad adottare le disposizioni tecniche indicate nel disciplinare di produzione integrata (DPI) stabiliti per la fase di coltivazione, aderendo al sistema di qualità nazionale produzione integrata (SONPI).

Il pubblico in sala

L'intervento è applicabile su tutte le superfici regionali che ospitano actinidieti. La superficie minima oggetto d'impegno è pari a un ettaro. L'impegno è quinquennale e il valore del premio unitario è pari a 400 euro/ettaro/anno.

L'intervento "Uso sostenibile dell'acqua" prevede l'impegno ad adottare sistemi che definiscono un bilancio idrico suolo-pianta-atmosfera e che elaborano un volume di adacquamento idoneo per il corretto sviluppo della coltura, al fine di determinare i volumi di acqua da distribuire in relazione alla fase fenologica della coltura e all'andamento climatico stagionale.

La prof.ssa Brunella Morandi dell'Università di Bologna ed Emanuele Tavelli

L'intervento si pone l'obiettivo di un efficiente utilizzo della risorsa idrica mediante l'adozione di sistemi (DSS) che promuovono l'ottimizzazione della pratica irrigua sulla base delle colture.

Possono aderire aziende agricole pari ad almeno il 20% della SAU (minimo 2 ettari) che implementano un sistema esperto di "consiglio irriguo", che abbiano impianti di irrigazione ad aspersione e/o microirrigazione e che sono dotati di un contatore.

Per maggiori informazioni:
Ottavio Cacioppo
[email protected]

Data di pubblicazione: