
Un centinaio di agricoltori e tecnici all'incontro di giovedì scorso.
"L'insetticida si avvale di una registrazione provvisoria – ha spiegato Giuseppe Lodi di DuPont – di 120 giorni, in attesa di quella definitiva. Per il ciliegio, quindi, può essere tranquillamente usato durante tutta la stagione. Negli ultimi anni abbiamo svolto moltissime prove in Emilia Romagna e in Veneto, verificando l'efficacia del prodotto".
Mario Bertoli, referente per il comparto insetticidi di DuPont, ha raccomandato gli agricoltori di mettere in pratica un insieme di norme per la difesa da Drosophila. In altre parole, si tratta di una vera e propria lotta integrata: potature atte a evitare microclimi umidi all'interno della chioma, sfalci frequenti nel terreno, monitoraggio costante dei voli e, infine, uso dell'insetticida.

Il significato di "lotta integrata": diversi mezzi per raggiungere un unico obiettivo. Clicca qui per un ingrandimento.
"Il principio attivo – ha continuato Bertoli – agisce per lo più come adulticida e in maniera veloce. Gli adulti che, sul frutto, toccano il principio attivo, entro due minuti e mezzo perdono vitalità. Le femmine, così, non possono deporre le uova all'interno della ciliegia e il raccolto è salvaguardato".

Da sinistra Giuseppe Lodi, Marino Dall'Agata, Mario Bertoli.
Dalle prove in campo è emerso che il prodotto dà i migliori risultati se applicato un paio di volte prima della raccolta, sulla base delle catture in trappola e rispettando la carenza di 7 giorni.
In merito alla tossicità, è un insetticida che non lascia residui, non sporca e non è fitotossico. E' a basso impatto ambientale in quanto i metaboliti del principio attivo si degradano facilmente.

Marino Dall'Agata, referente DuPont per la Romagna, ha snocciolato alcune statistiche: a Forlì-Cesena ci sono circa 460 ettari coltivati a ceraseto e, considerato l'indotto, è un comparto che potenzialmente dà lavoro a 550 persone.
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