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Il commercio estero italiano delle susine nel 2015: flessione storica nei volumi esportati

L'export italiane di susine, nell'ultima annualità, flette nettamente rispetto all'abbondante 2014 segnando un -23% in termini di volumi. Con poco più di 45.000 tonnellate, i quantitativi risultano tra i più contenuti del recente storico, inferiori del 13% rispetto alla media 2010-2013. La movimentazione in uscita scende anche in relazione a un'offerta interna contenuta.

Il valore, al contrario, con oltre 48 milioni di euro, incrementa dell'8% sul 2014, grazie al prezzo medio che, registrando un valore medio di 1,06 €/Kg, raggiunge il livello più elevato salendo di ben 40 punti percentuali rispetto al posizionamento della campagna precedente.


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Il calo del volumi destinati all'estero ha interessato tutte le diverse aree geografiche e la maggior parte delle destinazioni denota una contrazione rispetto al 2014.

Nei Paesi comunitari scendono rispetto alla precedente stagione in modo particolare i quantitativi diretti in Germania (ancora il primo mercato di sbocco, con un assorbimento del 30% delle susine italiane) e del Regno Unito entrambe con una riduzione di circa il 20% sulla passata stagione. Nell'UE28, a eccezione di Svezia che appare costante e di Austria che aumenta, tutte le altre destinazioni europee scendono.

Nel Medio Oriente flette soprattutto il volume verso gli Emirati Arabi Uniti e lievemente meno quello diretto in Arabia Saudita. Ancora più marcato il calo per l'Egitto, che rappresenta quasi la totalità delle movimentazioni rivolte in Africa. Anche in Sudamerica la contrazione delle spedizioni è particolarmente evidente. In Europa, al di fuori dei Paesi comunitari, si azzera la movimentazione verso le repubbliche dell'est mentre sono quasi costanti le movimentazioni in Norvegia e Svizzera.



Nel Nord America, dove il totale del prodotto è destinato al Canada, si assiste a un calo del 15% sull'elevato 2014, ma con volumi comunque buoni. Stessa valutazione per il volume descritto poc'anzi relativamente al Medio Oriente.

L'importazione
Nel 2015, l'Italia ha importato poco più di 11.000 tonnellate di susine, il 50% in più rispetto al 2014, caratterizzato da volumi molto deficitari. L'import 2015 appare esattamente allineato alla media del periodo 2010/2013 in termini di quantitativi.

Anche il valore segue lo stesso andamento, incrementando di ben 44 punti percentuali, mentre il prezzo medio (in calo del 4% sul 2014) non si discosta significativamente dalla media recente.


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L'analisi delle importazioni ci riporta, nel 2015, a una situazione molto simile a quanto rilevato durante il 2013, mentre si denota un incremento generalizzato da tutte le origini in rapporto al 2014.

Circa l'85% delle movimentazioni in ingresso arrivano dai Paesi comunitari e, nel dettaglio, oltre la metà delle susine estere sono di provenienza spagnola. A notevole distanza troviamo i Paesi Bassi che rappresentano nel 2015 circa il 15% e il prodotto francese con poco meno del 10%.

In controstagione, tra marzo ed aprile si è concentrato l'ingresso delle susine cilene, mentre il prodotto di origine sudafricana, che prosegue il trend di espansione, è arrivato in Italia tra gennaio e aprile.

Fonte: CSO-Centro Servizi Ortofrutticoli per FreshPlaza
Data di pubblicazione: